Per donare il sangue non serve il Green Pass

di Stefano Pezzola

Ai donatori di sangue ed emocomponenti non sarà richiesto il green pass”, è il passaggio centrale della circolare che il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, e il Segretario Generale, Rocco Monetta, hanno inviato alle sedi Regionali, Provinciali, Comunali ed equiparate dell’associazione.

L’accesso dei donatori alle sedi di raccolta di sangue ed emocomponenti ubicate presso le strutture ospedaliere – si legge in un documento della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute che puoi scaricare QUI non rientra tra i servizi e le attività il cui accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti della certificazione verde Covid”.

E anzi, in questi giorni si stanno registrando carenze di sangue in diverse regioni, dovute alla nuova ondata di contagi da Omicron.

Cinque regioni – Toscana, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Lazio – hanno fatto appello al sistema di compensazione interregionale, come afferma il Centro nazionale sangue (Cns).

Sono al momento 1.240 le sacche di sangue richieste, ma “è probabile che i numeri possano peggiorare causando il rinvio di interventi di chirurgia elettiva”.

Donare il sangue è un dovere morale, poco altro da aggiungere!

Se non che risulta quantomeno bizzarro che per recarsi all’interno dei Centri Trasfusionali degli Ospedali a donare il sangue non sia richiesto il Green Pass mentre per andare al lavoro o all’università o a prendere i nostri figli a scuola senza il green pass siamo considerati pericolosissimi vettori virali.

La ragione non è un lume: è un lumicino. Ma non abbiamo altro per procedere in mezzo alle tenebre” ci ricorda Norberto Bobbio.

Ho il timore che questo lumicino si sia spento ormai da molto tempo.

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