Il Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo (SAVA) che da circa tre anni sensibilizza le Istituzioni per Medio Etruria insieme alla riqualificazione del servizio regionale veloce ed alla tutela dei diritti dei pendolari, rivolge ancora una volta il suo appello al sistema politico ed economico, appresa la ingiustizia della famiglia sfrattata, ma incapace di trovare casa in affitto.
Da Bruxelles il presidente Matteo Galli, da Arezzo il vice Stefano Chiassai e da Roma il
segretario Domenico Alberti tornano a scrivere al presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi, all’on. Tiziana Nisini, all’on. Laura Boldrini ed al presidente di Arezzo Casa spa Lorenzo Roggi per la tutela degli interessi pubblicistici coinvolti e che muovono proprio dal sistema economico-sociale.
“Sistema sconfitto – si legge nel comunicato – ogni volta che le diverse rappresentanze decidono senza conoscere, rinviano le difficili questioni alle prossime generazioni e trascurano le necessità di un tessuto sempre più in recessione. Mezzo miliardo di
export nel settore vinicolo, oltre dodici miliardi in quello aurifero, di fronte allo scenario di
progressiva e scarsamente contrastata chiusura di molte piccole attività non possono – proseguono Galli, Chiassai ed Alberti – lasciare indifferenti i rappresentanti di questo sistema“.
“L’edilizia residenziale pubblica è strettamente connessa agli indici delle povertà e delle ricchezze di un territorio che rischia gravemente una dannosissima e devastante esclusione infrastrutturale. Vogliamo sperare – continua la nota del comitato – che Arezzo Casa Spa si faccia carico di coordinare un protocollo operativo di emergenza, immediatamente esecutivo, affiancato dell’economia e dalla politica aretina“.
“Da parte nostra garantiamo il dialogo necessario perché le imprese e tutti gli altri portatori di interessi abbiano in concreto tutelati i propri diritti. Gli stessi che la carta costituzionale garantisce“.
Fonte: Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo
