Medioetruria, il Comitato SAVA si ferma: “Arezzo poco sensibile all’argomento”

Abbiamo deciso di prenderci una pausa“. Lo ha detto ad ArezzoWeb Informa Matteo Galli, presidente del Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo, annunciando che dal 1° di novembre il Comitato SAVA sospenderà il proprio attivismo.

Sono passati circa due anni dalla sua fondazione, assieme al Segretario Domenico Alberti ed al Vicepresidente Stefano Chiassai. Ed i numeri che testimoniano l’impegno e le attività del Comitato sono importanti. Ben 119 incontri istituzionali, 141 comunicati stampa inviati, e tante occasioni di confronto con esperti del settore ferroviario, che hanno portato anche alla pubblicazione di uno studio sulla rivista CityRailways, indicante i vantaggi obiettivi di una stazione AV alle porte Arezzo.

E poi c’è quel numero: 7.000. Sono le firme che il Comitato Sava, fra un evento e una giornata spesa a contatto con le persone sui binari, è riuscito a raccogliere con la petizione lanciata su change.org. Non moltissime se si pensa alla popolazione di Arezzo e all’importanza di un tema come quello di una stazione AV. E forse alla base della decisione del Comitato, più che ogni altra cosa, c’è proprio questo.

E’ stato un lavoro molto faticoso, estenuante – ha raccontato Galli -. Abbiamo trovato una città poco sensibile all’argomento. Purtroppo anche da parte dei cittadini che ancora sembrano non comprendere appieno l’opportunità incredibile di Medioetruria”.

“Questioni come il cattivo odore o le buche per strada fanno più breccia, ma quando hai un’economia in generale che sta crollando, quando hai aziende abbandonate in giro per Arezzo che vengono sostituite con supermercati e zone residenziali, come la mettiamo? E’ un brutto segnale. Quando la crisi batte forte e le aziende chiudono servono anni per rimettere in sesto il territorio. Per noi prevenire è meglio che curare: andrebbe fatto adesso però, non quando la situazione sarà davvero compromessa“.

Quello di Medioetruria poi è un investimento che il territorio di Arezzo meriterebbe. Guardiamoci intorno, da altre parti stanno investendo milioni: in Umbria per il nodo, la velocizzazione della Orte-Falconara, ed altre opere. Noi non abbiamo mai chiesto nulla in anni, e dato che ci sarebbero 200 miliardi di euro stanziati da RFI per costruire infrastrutture sarebbe una vergogna non realizzare Meioetruria alle porte di Arezzo. Peggio poi se fosse fatta a Creti, perché sarebbe creerebbe disservizio per Arezzo“.

Del medesimo avviso Domenico Alberti: “Un malato che sceglie di non curarsi ha un destino ineluttabile!“. Ringraziando con una nota stampa Vincenzo Ceccarelli, Alessandro Ghinelli e i Sindaci dell’ alta Valle del Tevere, il Segretario del Comitato ha annunciato che a tempo debito verranno pubblicati tutti i “niet” ricevuti e gli ostacoli opposti da politici locali “attaccati al governo, specialmente per la propria poltrona e per privilegi personalissimi“.

Speriamo – aveva anche detto Galli nella suddetta nota – che la giunta Umbra assuma un atteggiamento più morbido per quanto riguarda la location che verrà proposta dal tavolo tecnico, altrimenti c’è rischio che questa opera non vedrà mai la Luce”.

Nonostante la decisione presa, il Comitato SAVA rimarrà disponibile per informazioni ed approfondimenti tecnici. In ogni caso è da segnare in agenda la data di sabato 28 ottobre, quando i tecnici di Medioetruria, presso la sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, riferiranno le proprie valutazioni sul progetto di Stazione AV.

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