“Noi siamo quella razza”… ballata per Carlo Monni

Sabato 18 maggio alle ore 17 musica, ricordi e poesia per ricordare l'artista fiorentino alla Casa del Popolo di Montevarchi

Sabato 18 maggio la Casa del Popolo di Montevarchi aprirà la sua sala migliore per ospitare il ricordo di uno dei più grandi artisti toscani contemporanei, Carlo Monni. Ad una decina di anni dalla sua scomparsa, saranno gli amici a raccontare la sua arte romantica, anarchica, irriverente e stralunata.  

“Noi siamo quella razza, ballata per Carlo Monni” è il titolo dell’evento che inizierà alle ore 17 con ingresso libero.
L’appuntamento sarà un viaggio emozionante di ricordi, musica, canzoni e filmati inediti.  Attraverso poesia, musica, cibo e vino, (sarà possibile mangiare e bere con 10 euro, prenotando a Daniele 3408684050) gli ospiti saranno immersi nell’universo creativo e nelle suggestioni che hanno caratterizzato l’opera di Carlo Monni. Interverranno Marco Noferi, Sergio Neri, Ettore “Grezzo” Del Bene e Sara Brogi. Suoneranno e canteranno Giampiero Bigazzi, Orio Odori e la Filarmonica di Loro Ciuffenna ed i Tolomeis Brothers.

Ci sarà pure un saluto delle attrici ed amiche di Monni, Barbara Enrichi ed Elisabetta Salvatori. La serata sarà coordinata da Enzo Brogi, che ricorda Monni con le  parole e che lo accompagnarono  nel suo ultimo viaggio:  “Poeta ammirabile, innamorato e tribolato di toscanità, il Monni, quello senza cellulare, ma rintracciabile ogni mattina alle Cascine. Vestito sempre uguale. Jeans consumati dalla vita, maglietta bianca, forse. Sandali come Francesco, anche d’inverno. Il giubbino no, quello scandiva il cambio delle stagioni. Sopra la maglia col freddo e sulla spalla quando arrivava il primo sole. Eleganza da osteria, raffinato vagabondo, libero. Il Monni sì, sempre imbrattato fuori e parecchio limpido dentro”.
”La casa del Popolo di Montevarchi con alcune associazioni da tempo si sta impegnando per contribuire a restituire un ruolo culturale e sociale, fondamentale a questo storico spazio e per far crescere una comunità consentendole di scegliere tra iniziative culturali diverse e di qualità e favorendo la contaminazione e l’incontro con l’altro.

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