Un solo obbiettivo: salvare i bambini

di Stefano Pezzola

Il prof. Alessandro Orsini, docente di sociologia internazionale presso l’Università Luiss di Roma, condanna l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, ma conferma che la responsabilità politica è anche dell’Unione Europea.
Apriti Cielo!
Di nuovo ospite di Piazza Pulita – l’approfondimento politico condotto da Corrado Formigli su LA7, giovedì 10 marzo – il prof. Orsini è nuovamente sull’occhio del ciclone soltanto per aver espresso in modo pacato e circostanziato alcuni concetti che a questo punto non sembrano per nulla chiari alla maggior parte degli italiani.

Ormai i poteri che dominano in tutto l’occidente hanno instaurato un solo pensiero unico.
Se ti allinei alla narrazione dominante va tutto bene, ma se Ti azzardi a dire una sola mezza parola contro questa narrazione sei tagliato fuori, nella migliore delle ipotesi.
Ascoltiamo allora con attenzione le parole del prof. Orsini.

Abbiamo deciso anche di trascriverle per chi preferisse leggerle per riflettere e sviluppare un pensiero critico poiché in tutta onestà personalmente nel ragionamento molto ben elaborato dal prof. Orsini, io non intravedo nulla che non possa non essere condiviso, sempre si abbia voglia di lasciarsi alle spalle la propaganda di regime.
Una domanda però io me la pongo ormai da qualche giorno e non c’entra nulla con le parole chiare del prof. Orsini.
Perché tutti dicono che la Russa – che ha le materie prime – crollerà economicamente, mentre invece noi che non abbiamo la materie prime – ma ne abbiamo bisogno – dobbiamo stare tranquilli o addirittura dovremmo compiacerci perché stiamo infliggendo alla Russia grandi sofferenze?
Forse perchè viviamo in un mondo dove ormai si confondo il reale con la sua rappresentazione?

Ci ricorda tra l’altro il filosofo Luciano Canfora che siamo di fronte ad “una stampa con l’elmetto, in cui dalla mattina alla sera non si fa altro che blaterare, urlare, piangere, sentenziare per creare una psicosi di massa“.
Ed aggiunge “sono rimasto stupito da cotanta prontezza, che fa pensare a ordini precisi, con cui la stampa si sia messa l’elmetto. Una cosa penosa“.

E il momento adesso delle parole del professor Alessandro Orsini.
La NATO ha fatto tre gigantesche esercitazioni militari con scenari di guerra in Ucraina. L’ha fatta una nel giugno del 2021 che si chiama “Brezza Marina” e che ha coinvolto 32 paesi. E Lei dirà, ma com’è possibile? I paesi della NATO sono 30: perché hanno invitato anche l’Australia, che tecnicamente non fa parte della NATO. Ha fatto un’altra gigantesca esercitazione militare nel luglio del 2021, si chiama “Tre spade”. Ha fatto poi un’altra esercitazione militare nel settembre del 2021, si chiama “Tridente rapido”.

Quando hanno fatto l’ultima esercitazione nel settembre del 2021, Putin stava sparando sulle navi della NATO chiedendo di fermarsi. Perché portare questa situazione a un punto di collasso? Io mi domando, Ursula von der Leyen, dov’era quando succedeva tutto questo? Nel 2017 Trump e Kim Jong-un hanno iniziato a litigare, Trump ha dichiarato di voler invadere la Corea del Nord. I suoi generali gli hanno ricordato che avrebbero avuto un milione di morti. E che Kim Jong-un avrebbe potuto sparare i missili sulla base americana di Guam. Il rischio di un attacco sul suolo americano ha spinto Trump ad andare a pranzo con Kim Jong-um nel giugno 2018. Poi c’è stata la crisi del Venezuela e Trump ha detto di voler invadere quel paese. I generali gli hanno detto che non avrebbe potuto farlo perché il prezzo sarebbero stati troppi morti nell’esercito americano.
Trump ha deciso di non invadere. Noi dobbiamo imparare dagli Stati Uniti. Gli Stati Uniti pensano a salvare la vita degli americani per proteggere il territorio nazionale. Io amo gli Stati Uniti perché mi sono formato su questi temi e vorrei imitare la loro mentalità. Ora io da studioso non faccio affermazioni, mi pongo una domanda. Secondo voi è possibile affermare che l’Unione europea sia un’organizzazione politicamente fallita?
“.

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