Menchetti: Tema “sicurezza” della destra, da cavallo di battaglia a povero ronzino

Tema “sicurezza” della destra, da cavallo di battaglia a povero ronzino.
La verità nuda e cruda è che questa città è molto più insicura adesso di quanto non fosse nove anni fa quando la destra si insediò a Palazzo Cavallo.
Numerosi e incresciosi sono gli episodi che avvengono continuamente in varie zone della città tra cui i giardini del Porcinai, Piazza della Repubblica, Campo di Marte, il Pionta e persino piazza Sant’Agostino.
I giardini del Porcinai, come purtroppo sappiamo bene tutti, hanno visto mega risse con tanto di sedie lanciate gli uni agli altri, episodi di violenza con coltellate inferte a persone e addirittura un morto qualche settimana fa: non una parola è stata proferita su questo ultimo tragico evento. In piazza Sant’Agostino alle otto del mattino un ragazzino è stato aggredito mentre andava a scuola.
A Campo di Marte e al Pionta continua incessantemente lo spaccio di droga senza che una sola azione incisiva sia stata intrapresa dall’amministrazione per dare un’inversione di tendenza.
 
I blitz delle forze dell’ordine hanno chiaramente un eetto temporaneo, di poche ore.
In piazza della Repubblica, antistante la stazione ferroviaria, c’è una tenda da campeggio che è la casa di una persona senza ssa dimora: dov’è l’accoglienza in questa città? E come si può ambire a essere una perla turistica in queste condizioni?
La città “scrigno” enunciata nel programma della destra è diventata la città “camping”.
Il tema della sicurezza, tanto dibattuto nelle scorse settimane, era al centro di un’interrogazione indirizzata al Sindaco che avevo preannunciato nei giorni scorsi, ma non ho potuto illustrarla per i soliti seccanti motivi di tempo.
 
E’ pur vero che un’ora è il tempo dedicato alle interrogazioni come da regolamento, ma è altrettanto vero che questa amministrazione fa di tutto per restringere ai minimi termini i tempi di confronto e di dibattito in aula, a cominciare dalla convocazione pomeridiana della massima assemblea cittadina, come se Arezzo fosse derubricata a un piccolo comune qualsiasi di provincia, neanche ne fosse il capoluogo!
Mi chiedo come questa interrogazione possa aver dato fastidio al Sindaco e alla Giunta.
Forse è la richiesta di maggiori informazioni sul quarto turno della Polizia Municipale paventato dal primo cittadino di recente, visto che ora parla di vigilanza privata ai giardini del Porcinai?
O forse la riessione sul cavallo di battaglia così tanto cavalcato dalla destra almeno sin dal 2015 che ormai da tempo non è altro che un povero ronzino?
Cosa si può fare?
 
Una delle priorità a mio avviso è quella di favorire il benessere lavorativo degli agenti della Polizia Municipale dotando gli agenti di: nuovo vestiario e nuove dotazioni più moderni per la loro sicurezza, che siano performanti e più idonei a proteggerli nell’espletamento del loro incarico quotidiano per le vie di Arezzo (scarponi, divise con parti resistenti al taglio delle lame in caso di aggressione, guanti, ecc);
 
nuovi e più ecienti e sicuri mezzi di trasporto a fronte degli attuali oramai vetusti; nuovi e continui corsi di formazione e aggiornamento professionale soprattutto con riguardo al miglioramento dell’incolumità sica delle donne e degli uomini della Polizia Municipale di Arezzo (corsi di autodifesa, tecniche di difesa personale, ecc); aumento del contingente di personale fra gli agenti della Polizia Municipale introducendo con la formula del concorso pubblico un’aliquota consistente di vigili nuovi e preferibilmente giovani.
Michele Menchetti Consigliere comunale

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