Medioetruria, Ceccarelli e De Robertis: “Chiederemo un potenziamento del servizio AV ad Arezzo”

I due consiglieri regionali hanno espresso perplessità su alcuni punti del recente studio RFI e annunciato un approfondimento tecnico

Chiederemo che dal prossimo cambio orario di luglio, al massimo di dicembre, si organizzi un potenziamento del servizio AV ad Arezzo”. Con queste parole i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis hanno concluso la conferenza presso la sede del Partito Democratico di Arezzo, riguardante la questione Medioetruria

Una proposta quella dei due consiglieri che non deve suonare come un “ci arrendiamo” all’idea che RFI, nel recente studio risultato dal Tavolo Tecnico, ha indicato Creti come miglior location per la stazione AV. Ma in primis come un “nel frattempo”. 

Inoltre come un “a prescindere”. Il potenziamento del servizio AV ad Arezzo è infatti un’operazione comunque necessaria, dato l’attuale numero di coppie di treni che giornalmente vi si ferma, inferiore rispetto al passato, che certamente penalizza un territorio a forte vocazione imprenditoriale quale è quello di Arezzo e provincia. 

Non bisogna perdere l’occasione per Arezzo – ha detto Lucia De Robertisdi avere un servizio degno del mondo imprenditoriale della città. Il rischio è che nell’attesa di una chimera che arriverà o non arriverà, ovvero Medioetruria, Arezzo venga messa da parte”.

La conferenza stampa è stata la prima occasione per riflettere su alcuni importanti punti dello studio RFI. “Balzano agli occhi alcune incongruenze” ha detto Ceccarelli. 

“La scelta di Creti prevede una soluzione che non contempla lo scambio ferro-ferro, come noto. Questo, permettete, è una cosa a mio avviso anti-contemporanea. Non tiene conto delle raccomandazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. 

L’altra cosa – ha continuato Ceccarelli -, già notata dai rappresentanti del Comitato SAVA, è che viene previsto che solo 28.000 dei circa 1.4 milioni di potenziali viaggiatori che dovrebbero usare una Medioetruria a Rigutino la raggiungerebbe via treno su linea lenta. Ovvero solo il 2%. Nello studio del 2015 era stato previsto invece il 40%”. 

Dubbi e perplessità sono stati espressi anche sui tempi di fermata scritti nello studio RFI (10 minuti), raddoppiati rispetto al vecchio studio interregionale, e sui costi prospettati. Per una stazione AV a Rigutino sono stati ipotizzati 137 milioni di euro, per Creti 79 milioni e per le altre soluzioni di Chiusi e Chiusi sud fra gli 80 e i 90 milioni

Da non esperti – ha detto Ceccarelli – la cifra di 137 milioni per Rigutino ci sembra sovrastimata, ma lasciamo la parola a tecnici e ingegneri”.

A circa 10 milioni invece ammonterebbe una riorganizzazione della stazione ferroviaria di Arezzo per il servizio alta velocità. Opzione che nell’analisi multicriteri condotta da RFI risulterebbe la migliore. “Utilizzando una griglia a multicriteri – ha spiegato Ceccarelli – nello studio si disegna uno scenario dove la riorganizzazione della stazione di Arezzo risulta la mossa più conveniente. Al secondo si mette Creti, al terzo Rigutino, e poi Chiusi”. 

Ogni soluzione richiederebbe comunque anni per venir realizzata. Per una Medioetruria a Rigutino, ad esempio, sono stati prospettati quasi 10 anni (fine lavori nel 2031). Per questo i due consiglieri regionali hanno da un lato ribadito che sta avendo luogo un approfondimento tecnico delle circa 300 pagine dello studio RFI e dall’altro che nel frattempo, è comunque doveroso un ripotenziamento del servizio AV ad Arezzo.

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