Don Alvaro: “Signore, vengo da Te così come sono per far festa”

Chiesa di Santa Maria della Pieve gremita per la Messa della notte di Natale.
Moltissimi fedeli sono saliti fino a Corso Italia al numero 7 per vivere appieno la “grazia di Dio che porta salvezza a tutto gli uomini” in uno degli edifici di culto più importanti di Arezzo che spicca all’interno del panorama architettonico italiano per bellezza e complessità, collocata come è in un periodo di transizione tra il romanico e il gotico.

Ad aprire la celebrazione, come ogni anno, il coro composto dai giovanissimi ragazzi e ragazze che frequentano il catechismo con Suor Maria Maddalena, Suor Giustina e Suor Noemi – diretti dalla Maestra Gianna Ghiori – hanno raccontato il Natale attraverso le melodie per famose e belle del repertorio dei Christmas Carols.
A seguire una emozionante processione all’interno della Chiesa ha portato la luce ad un popolo che stava camminando nelle tenebre.
Una Messa di Natale che ha moltiplicato la gioia ed aumentato la letizia perché “un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” ha ricordato don Alvaro Bardelli.

E’ Natale.
La Festa piu’ commovente dell’anno liturgico perché ci parla di speranza, di gioia e di pace, nella contemplazione della grandezza e della bontà di Dio.
La speranza è colmata, le promesse fatte da Dio agli antichi profeti si sono avverate.
Il profeta Isaia esclama: “il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce“.

La letizia per la venuta nel mondo del Suo Salvatore invade il cuore dell’uomo di una gioia nuziale perché Dio in Cristo è venuto a “sposarci“, a renderci “uno” come Lui.
Ma è soprattutto la pace il frutto del Natale.
Essa è il dono natalizio per eccellenza, perché riempie il nostro cuore della certezza che Gesu’ è venuto a portare il perdono dei peccati, coraggio nelle nostre difficoltà.
Al termine della Celebrazione Eucaristica il canto dell’Inno a Gesu’ e la consueta visita al presepe allestito nella cripta della Chiesa.
Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo. 
E vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino
Io Ti vedo qui a tremar.
O Dio beato.
Ah quanto Ti costò l’avermi amato“.
E’ Natale.
Rallegriamoci tutti nel Signore.
Il nostro Salvatore è nato nel mondo.
Oggi la pace vera è scesa per noi dal Cielo.
Prima di uscire dalla Chiesa un bicchiere di cioccolata calda assieme a cioccolati e torroncini è stato come sempre offerto a tutti i presenti

 

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