Non abbiamo bisogno di pistole e bombe per portare pace

di Stefano Pezzola

Al seguente link è possibile visualizzare la biografia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

https://www.quirinale.it/page/biografia

Si legge che “dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sino al dicembre 1999 quando è stato nominato Ministro della Difesa, incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001”.
In quegli anni si continua a leggere che “l’Italia ha sviluppato una intensa presenza nelle missioni di pace dispiegate per iniziative delle Nazioni Unite ed ha contribuito significativamente alle operazioni di interposizione e mantenimento della pace in Bosnia-Herzegovina, Kosovo e nella ex Repubblica Jugoslava di Macedonia”.

Intanto il 24 marzo 1999 iniziava l’operazione Allied Force contro la Serbia.
Alle ore 20:00 circa le prime formazioni di caccia alleati decollarono dalle loro basi in Italia per colpire i primi obiettivi in Serbia.
Belgrado colpita dagli attacchi aerei fu la prima città europea a subire un attacco aereo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
L’Operazione Allied Force nasceva dal fallimento del tentativo di far sedere intorno ad un tavolo i rappresentanti della Repubblica Federale di Yugoslavia e quelli della regione del Kosovo, una provincia della Serbia meridionale con un elevato grado di autonomia e una maggioranza di popolazione di etnia albanese.
I bombardamenti aerei della NATO terminarono il 10 Giugno 1999, dopo 78 giorni, con un accordo che prevedeva il ritiro delle forze armate di Belgrado dal Kosovo e l’istituzione di una forza di interposizione dell’ONU, la United Nations Interim Administration Mission in Kosovo (UNMIK).
L’Alleanza Atlantica nei 78 giorni di attacchi aerei utilizzando oltre 1.000 aerei operanti principalmente dalle basi in Italia, svolse più di 38.000 uscite in volo delle quali 10.484 furono bombardamenti.
Una generazione che ignora la storia non ha passato né futuro” ci ricorda lo scrittore statunitense Robert Anson Heinlein.

Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga quello che i popoli dell’Europa hanno costruito” afferma nel video di cui sopra il Presidente Sergio Mattarella.
Con rispetto, quasi pudore, vorrei però ricordare a chi non era ancora nato e a chi non ha memoria, che durante i 78 giorni del feroce attacco alla Serbia, quando dalla base di Aviano partivano migliaia di aerei a bombardare un paese a noi vicino con uranio impoverito, Sergio Mattarella ricopriva la carica Vicepresidente del Consiglio con delega ai servizi segreti per poi diventare Ministro della Difesa.
E’ proprio vero che “la storia dell’umanità è quasi totalmente una narrazione di progetti falliti e speranze deluse”.

Non abbiamo bisogno di pistole e bombe per portare pace,
abbiamo bisogno di amore e compassione.

© Riproduzione riservata

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