Negli Anni Cinquanta negli USA i Medici fumavano Camel

Tra il 1946 e il 1952, la società americana RJR pubblicizzava le sue sigarette vantandosi del fatto che i medici fumassero Camel.
Fu condotta infatti una ricerca a livello nazionale su 113.597 medici ed emerse che la maggior parte di loro fumava proprio le sigarette Camel.

Nacque così una delle più grandi campagne pubblicitarie sul fumo mai viste, con lo slogan: “Più medici fumano Camel“.

Erano gli anni in cui, dopo il boom delle sigarette avuto negli anni della Prima Guerra Mondiale, cominciavano i primi e discordanti dibattiti sui possibili danni provocati dal fumo. Ma se a fumare erano gli stessi medici, nessun messaggio poteva essere più chiaro: se lo fanno loro, allora possiamo stare tranquilli!

Le Camel non sono state le uniche sigarette ad essere pubblicizzate con messaggi simili. Negli stessi anni Philip Morris affermava attraverso le sue pubblicità, che la tosse di 3 fumatori su 4 migliorava passando a Philip Morris e il consumo delle Chesterfield, in una pubblicità degli anni ’60 era consigliato dall’attore Ronald Regan, che sarebbe poi diventato nel 1981 Presidente degli Stati Uniti.

Come ha dimostrato una ricerca condotta dalla Michigan State University e pubblicata sulla rivista Communication Research Resports, far leva sull’emozione e sul coinvolgimento emotivo del consumatore, porta ad un risultato migliore della campagna pubblicitaria.

Una chiave di successo per incoraggiare i consumatori è quella di utilizzare immagini positive che evochino sensazioni rassicuranti: i medici appunto.

Nel 1972 Ford sapeva che se tamponata, il serbatoio della loro Pinto si rompeva e l’auto esplodeva.
Potevano renderla sicura al costo di $10.
Calcolarono che era più economico sopportare cause legali.
Morirono
900 persone.
https://www.tortmuseum.org/ford-pinto/
Solo nel 1978 a seguito di una schiacciante indagine della National Highway Traffic Safety Administration, Ford fu costretta a richiamare un milione e mezzo di Pinto.

Premetto, nessun paragone fra danni da fumo, danni da autoveicoli e danni da vaccini mRNA.
Del resto un paragone è una figura retorica usata nella lingua e nella scrittura per stabilire un confronto o una relazione tra due elementi o concetti al fine di sottolineare somiglianze o differenze.
L’obiettivo di un paragone è solitamente quello di chiarire o enfatizzare un punto, rendendo più facile per il lettore o l’ascoltatore comprendere il soggetto in questione.

Questo è quello che taluni potrebbero quindi comprendere dalle righe di cui sopra.
Tuttavia ciò che è scritto è soltanto un esempio di come si utilizza il fattore tempo nelle campagne pubblicitarie prima e nelle statistiche poi.
Gli esempi sono una tecnica comune nella comunicazione e nell’insegnamento poiché possono rendere i concetti astratti più tangibili e più facili da comprendere.

© Riproduzione riservata

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi articolo:

I più letti

ARTICOLI CORRELATI
RELATED