“Ormai quasi un anno fa ho scritto al presidente della commissione sanità e politiche sociali della Regione Enrico Sostegni chiedendo un incontro sulla normativa regionale in merito alla non autosufficienza:
ad oggi a questa mia lettera non ha fatto seguito alcuna risposta, segno che evidentemente le problematiche degli anziani, delle loro famiglie, degli operatori sociosanitari dedicati, non sono una priorità. Si fa invece sempre più necessario un confronto per dare risposte nuove, che vadano incontro alle esigenze più reali delle persone.
La norma attuale prevede la possibilità delle case famiglia solo per gli anziani autosufficienti e calcola per la condizione contraria il 65% di invalidità, soglia che sfiora la “normalità” per gli anziani. Le rsa, per parte loro, sono strutturate secondo una dimensione sanitaria, mancano di posti e hanno costi per lo più molto elevati.
Nessuna considerazione per la dimensione personale di coloro i quali, in condizioni comunque di autosufficenza, hanno il diritto di continuare a vivere in un contesto meno sanitarizzato, più accogliente e adatto a valorizzare i rapporti e le relazioni sociali. Rinnovo quindi la mia richiesta di incontro al presidente Sostegni per un confronto che non è davvero rinviabile”.
Uff. Stampa Comune Arezzo