L’Ospedale Careggi di Firenze si occupa del cambio di sesso nei bambini

Due provvedimenti dell’AIFA, Agenzia italiana del Farmaco, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre 2020, hanno inserito medicinali a base di testosterone o di estrogeni nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale.

La prima determina prevede l’inserimento dei medicinali testosterone, testosterone undecanoato, testosterone entantato, esteri del testosterone nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per l’impiego nel processo di virilizzazione di uomini transgender, previa diagnosi di disforia di genere/incongruenza di genere formulata da una equipe multidisciplinare e specialistica dedicata.
Determina n. 104272/2020

La seconda determina  prevede invece l’inserimento dei medicinali estradiolo, estradiolo emiidrato, estradiolo valerato, ciproterone acetato, spironolattone, leuprolide acetato e triptorelina nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per l’impiego nel processo di femminilizzazione di donne transgender, previa diagnosi di disforia di genere/incongruenza di genere, formulata da una equipe multidisciplinare e specialistica dedicata.
Determina n. 104273/2020

Per disforia di genere si intende un disagio o sofferenza dovuti all’incongruenza tra l’identità di genere, il sesso assegnato alla nascita e/o i caratteri sessuali primari e secondari.
Nel 2013, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), nella sua quinta edizione, ha adottato l’espressione disforia di genere in riferimento alla diagnosi che indica la marcata incongruenza tra il genere di un individuo e le caratteriste sessuali primarie e/o secondarie.
Tale condizione si associa a una profonda sofferenza che compromette lo svolgimento delle attività in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

L’ospedale Careggi di Firenze è finito sotto la lente d’ingrandimento di Maurizio Gasparri.
Il capogruppo di Forza Italia al Senato in un’interrogazione alla presidenza del Consiglio e al ministro della Salute Orazio Schillaci chiede di fare chiarezza sui bambini che si rivolgono a tale struttura chiedendo di cambiare sesso.
Il senatore vuole capire come vengono trattati i bambini a cui viene diagnosticata la disforia di genere, visto che vengono prescritti farmaci molto invasivi, come la triptorelina.
Si tratta di farmaci che bloccano la pubertà, quindi impediscono la crescita del seno e dei testicoli, bloccano il ciclo mestruale.
Il problema per Gasparri è che risulta che a quei bambini, di età media di 11 anni, “non venga fornita assistenza psicoterapeutica e psichiatrica, e che nell’ospedale non esiste il reparto di neuropsichiatria infantile”.

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