L’incanto ed il mistero di un uomo ed una donna

Il 17 novembre è il compleanno dell’attrice francese Sophie Marceau conosciuta al pubblico per essere stata la protagonista nel 1980 della pellicola “Il tempo delle mele”. Non importa l’anno di nascita perché non si chiedono gli anni ad una signora ma importa cosa ci ha lasciato e perché non si producono più film di quel genere.

Nei nostri cassetti è rimasta la foto dell’incanto e del mistero quando tra un uomo ed una donna nasce l’attrazione, la scoperta di un territorio nuovo e le gioie che si possono raccogliere.

Maschile e Femminile sono differenti ma destinati naturalmente ad unirsi: il trascorrere del tempo rende il gioco ancora più goloso perché, dopo avere attraversato le naturali tempeste della vita, si esalta la magia dell’Amore di due amanti che si cercano, il cui sguardo è capace improvvisamente di cancellare sempre ogni altra forma di vita sulla terra, non devastante come un’ordigno nucleare ma, piuttosto, un pò come cantava Cocciante “… sulla terra io e lei …”.

I caffè del primo appuntamento sono affollati ma il Paradiso che nasce da una relazione è chiaramente un luogo inaccessibile perché il nostro giardino segreto è ben nascosto. L’arrivo dell’altro realizza, in ciascuno di noi, quella forma di abbandono che crea fiducia. In particolare, l’uomo non sa resistere alla donna che si affida a lui e così nasce la fides, la fede, la fiducia ed un rapporto fuori dalla coppia è il motivo per cui si chiama “tradimento”

Anche la relazione omosessuale non sfugge all’incanto dell’incontro anche se non vive la scoperta dell’altro sesso perché appartengono già al medesimo genere ed è così che si incontrano unioni evidentemente felici e che trasmettono la netta sensazione di essere coppia. Al tempo delle mele, negli anni ’80, l’omosessuale non faceva più notizia infatti tutti cantavano e ballavano Boy George, Freddy Mercury ed i Bronski Beat quando proprio il brano Smalton Boy rappresentava un vero inno omosessuale come riferisce Wikipedia (fonte site web https://it.wikipedia.org/wiki/Smalltown_Boy). Allora perché oggi parlare di LGTB+? Più che una esigenza di “base” sembra una sponsorizzazione calata dall’alto per distrarci in quanto le coppie omosessuali non manifestano altre esigenze essendo già riconosciute ed accettate.

Fin a qui l’incanto della coppia; per quanto riguarda il mistero dell’unione di un uomo ed una donna, questa genera la vita nuova e quella “spinta” finale in sala parto porta alla luce l’annuncio di una inedita esistenza. La pianta ha generato un frutto. Quanta umana animalità nella scelta di procreare figli benché consapevoli delle sfide e della difficoltà che comporta la condizione umana, con quella scelta, mamma e papà gridano alla vita. Nonostante tutto, a dispetto di tutto!

Ritornando a Sophie Marceau sul lato francese, un po’ come la nostra Bellucci sul lato italiano, sarà sempre una bella donna perchè è l’essenza della donna ad essere bella e non solo per la sua esteriorità ma per la capacità evocativa che ingenera nell’uomo a cui ispira, ad ogni età, la ricerca dello sguardo, l’ascolto della voce, l’attesa del tocco e tutto ciò immersi nel suo profumo, attendendo l’occasione per farla illuminare con un suo sorriso.

Chiusi in auto, nei luoghi di lavoro, nelle proprie preoccupazioni “Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati… Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno…” (film “Le fate ignoranti” 2001 diretto da Özpetek).

Se leggendo vi è qualcuno intorno a voi, cercate con calma uno sguardo e sorridete.

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