Giovani e disagio, Romizi: “Le idee e i progetti condivisi fanno la differenza”

"Sรฌ alla consulta per lโ€™infanzia e lโ€™adolescenza e no ai patti educativi pensati dalla vicesindacaโ€

ย La nota del capogruppo consiliare Francesco Romizi:

“Patti educativi di comunitร  e Patto educativo per Arezzo: formule quasi identiche ma che celano una sostanza antitetica.ย I primi sono lโ€™ultimo escamotage in ordine di tempo della vicesindaca Lucia Tanti per dare una sterzata dirigista a una tematica che richiederebbe invece ascolto e condivisione. Tali patti si sostanziano in un documento redatto da poche mani, sicuramente frutto del pensiero di una sola testa, dopo di che sโ€™invitano gli altri soggetti, che si finge di rendere protagonisti, ad esempio le scuole, a prendere o lasciare. E questo temo sia solo lโ€™inizio visto che la stessa vicesindaca, quando annunciรฒ i patti di comunitร  durante il Consiglio Comunale dedicato al disagio giovanili, ebbe a dire che stava, appunto, cominciando un nuovo percorso. Figuriamoci la prosecuzione.

Agli antipodi sta il Patto educativo per Arezzo nato dopo alcuni eventi accaduti in cittร  per opera di associazioni e cittadini uniti per cooperare e coordinare iniziative volte ad aiutare i giovani, aretini e non, al fine di evitare il ripetersi di episodi di violenza. I rappresentanti di questa rete hanno preso la parola nel corso del Consiglio Comunale sopra citato proponendo lโ€™istituzione di una consulta per lโ€™infanzia e lโ€™adolescenza che possa fungere da strumento di raccolta di esperienze e buone prassi, di stimolo allโ€™ascolto, di proposta verso lโ€™amministrazione comunale. Una sede dove confluiscano le piรน varie esperienze, di lavoro, di ricerca, di pensiero e che si proponga sia in termini consultivi che eventualmente operativi per perseguire la tutela delle giovani generazioni. Dรฌ lร , un assessore che persegue la sua visione politica, di qua tanti protagonisti che procedono in sintonia per un obiettivo socialeโ€.

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