E dopo il Parmigiano Reggiano, che grazie alla blockchain e a un micro-transponder digitale in silicio aggiunto alla placca di caseina utilizzata come indicatore di autenticità, diventa tracciabile e identificabile digitalmente, ecco che arrivano i microchip nella frutta.
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Chip al niobato di litio potrebbero rilevare in remoto la maturazione della frutta, oppure aiutare a prevenire e mettere fine al furto della frutta e ancora pillole smart e microchip per il cibo del futuro, una l’elettronica presentata come commestibile, un progetto sviluppato dagli scienziati anche dell’Istituto Italiano di Tecnologia nel nostro paese.
Guarda il servizio realizzato dal TG1 dal giornalista Giuseppe Rizzo.
La rivoluzione arriva anche nella farmaceutica.
SuperMedicine dotate di microchip commestibili ci diranno se e quando sono state ingerite, misureranno temperatura corporea e PH, saranno anche in grado di decidere il dosaggio giusto perché il rilascio sarà controllato da un dispositivo esterno in base a dei parametri rilevati internamente al corpo.
Microchip commestibili nel parmigiano e nella frutta? Allora quei no vax che tutti han preso per pazzi (me compreso) dicendo che nella siringa del vaccino covid c erano microchip ,non avevano tutti i torti a questo punto …. che schifo di mondo mondo…..