In questo periodo, con l’avvicinarsi della commemorazione dei defunti, è consuetudine per molti visitare i cimiteri locali per portare in dono fiori e lumini ai propri cari e purtroppo, come si è registrato in passato, c’è chi si approfitta di questi momenti di preghiera e ricordo per fini illeciti.
La raccomandazione è quella di prestare particolare attenzione a non lasciare borse o altri beni personali in macchina, neppure nel bagagliaio, visto che potrebbero essere facili prede di delinquenti che prendono di mira i parcheggi dei cimiteri, così come altre aree di sosta non sorvegliate, ad esempio quelle dei supermercati, dove tra la fretta e la disattenzione dovuta al trasporto di buste, carrelli o quant’altro, si verificano certi tipi di truffe: tipica quella del finto incidente, si urta l’auto, simulando un danneggiamento alla vettura del truffatore che chiede anche in maniera gentile e convincente un risarcimento immediato, in contanti, di un centinaio di euro, così da evitare problematiche peggiori.
La parola d’ordine, in questi casi, è denunciare, avvertire le autorità immediatamente, utilizzando, tuttavia, i canali ufficiali.
“Definire odiosi questi crimini è un eufemismo; purtroppo le vittime sono spesso i soggetti più deboli che senz’altro vengono colti in momenti di difficoltà o particolarmente delicati. Come spesso si raccomandano le Forze dell’Ordine, ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte, denunciando questi fatti utilizzando i giusti canali, quelli ufficiali, per riferire di situazioni illecite o anche soltanto sospette tali, prima di ogni altro mezzo di comunicazione.
Ci dicono gli esperti che denunciare sui social un tentativo di truffa, una truffa consumata, un furto o anche soltanto movimenti loschi, da un lato, seppur in minima parte, può servire a fare rete ed a scambiare informazioni in maniera rapida ma tuttavia può, molto più spesso, rivelarsi deleterio e controproducente, visto che si tratta di mezzi particolarmente attenzionati proprio da chi commette certi crimini.
É per questo che le Forze di Polizia ci chiedono di riferire a loro, innanzitutto senza indugi, qualsiasi informazione, chiamando ai numeri dedicati, sia che si tratti della Polizia Municipale che dei Carabinieri: questo è il primo e fondamentale passo per contribuire ad una vera prevenzione e per far sì che chi è preposto porti avanti un efficiente ed efficace lavoro d’indagine” dichiara l’assessore alla Pubblica Sicurezza Chiara Cappelletti