Alice incanta il pubblico aretino con i brani senza tempo di Battiato

Ieri sera con il contorno suggestivo delle colline aretine al tramonto, in Fortezza medicea si è esibita in un concerto emozionante, Alice

L’estate aretina regala ancora emozioni a coloro che sono rimasti in città o ancora non sono partiti per le vacanze. Ieri sera con il contorno suggestivo delle colline aretine al tramonto, in Fortezza medicea si è esibita in un concerto emozionante, Alice.

Le luci sul palco si sono accese dopo le 21,30 al sottofondo dei grilli e delle cicale fatti applaudire al pubblico dall’artista stessa.

Alice, “allieva” di Franco Battiato, come del resto Carmen Consoli, Giuni Russo e altri, si è presentata sul palco con un abito bianco candido molto arioso, quasi angelico. All’inizio l’impatto col pubblico però è stato tutt’altro che angelico. La cantante dopo averci comunicato di non voler rilasciare interviste, (la cosa non ha stupito più di tanto perchè anche il suo “maestro” Battiato faceva altrettanto), dopo i primi due brani, un po stizzita e dopo un precedente avviso di spegnere telefonini e foto e telecamere, ha fermato il concerto chiedendo di non riprendere o fotografare.

Sul palco hanno accompagnato Alice: il maestro Carlo Guaitoli, direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato per oltre vent’anni, al pianoforte e Chiara Trentin al violoncello.

Alice che ha dedicato l’intero concerto e il tour a Franco Battiato, ha ripercorso sul palco della Fortezza Medicea di Arezzo il nuovo progetto discografico “Eri con me”. I primi pezzi cantati meno famosi al grande pubblico, testi di grande profondità metafisica e spirituale, hanno scaldato la platea, facendola entrare in quel clima trascendente in cui Battiato era maestro trasportare. Sappiamo quanto infatti lui e le più famose artiste sue allieve, siano state anche portate a seguire le orme degli insegnamenti del filosofo George Ivanovich Gurdjieff e dei maestri sufi. Alice ha tenuto anche a cantare un bellissimo pezzo dal titolo “Veleno”, l’ultimo scritto da Battiato per lei.

Pian piano da “L’animale” a “Un’altra vita” passando da “E ti vengo a cercare”, con I brani più famosi, il pubblico ha accompagnato l’artista fino alla fine del concerto.

Nel mezzo dello spettacolo non poteva mancare “Treni di Tozeur”, brano interpretato all’epoca insieme a Battiato e per giunta arrivato ultimo al festival Eurovision.

Il finale neanche a dirlo, ha toccato le note di “Prospettiva Nevski”, “Summer on a solitary beach”, “Gli uccelli”, “L’era del cinghiale bianco” per culminare con i brividi sulle note di “La cura”.

Dopo aver presentato e ringraziato i musicisti ed i tecnici come da copione, Alice è uscita dal palco per ritornarci poco dopo tra gli applausi e concludere con due delle sue più famose interpretazioni: “Per Elisa” con cui vinse Sanremo nel 1980 e “Chan-son egocentrique”.

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