Scuola: alcuni chiarimenti sulla Legge Lorenzin 119 del 2017 sulla vaccinazione pediatrica

A differenza di quanto affermano superficialmente alcuni media nazionali, il non rispetto dell’obbligo vaccinale in merito ai vaccini pediatrici e loro richiami, impedisce l’accesso solo ed esclusivamente ad alcuni servizi per l’infanzia, quali nidi e asili (quelli pubblici e alcune categorie tra i privati).
Ci sono comunque centinaia di nidi e asili privati, o parentali, o gruppi educativi creati da insegnanti/genitori, accessibili liberamente a tutti.

Per quanto riguarda invece le scuole elementari, medie, superiori e università, la mancata vaccinazione non impedisce la frequentazione né gli esami, interni o esterni che siano.
I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi, dei centri di formazione professionale e delle scuole private non paritarie hanno già trasmesso da tempo (entro il 10 marzo 2023) alle aziende sanitarie locali, l’elenco degli iscritti all’anno scolastico che sta per iniziare, di età compresa tra zero e sedici anni, inclusi i minori stranieri non accompagnati.

Entro il 10 giugno 2023, le Aziende Sanitarie hanno restituito alle scuole l’elenco dei loro iscritti che non risultano in regola con gli obblighi vaccinali, che non rientrino nelle situazioni di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni e che non hanno presentato formale richiesta di vaccinazione.

Entro il 20 giugno poi, i dirigenti scolastici hanno invitato i genitori, i tutori o i soggetti affidatari a depositare, entro e non oltre il 10 luglio 2023, la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni ovvero l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse, o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all’ASL competente; dopo il suddetto invito, i dirigenti scolastici hanno comunicato all’ASL, se tale documentazione è stata presentata o meno dai genitori.
Dopodiché la scuola non è tenuta a richiedere nient’altro, in merito all’obbligo vaccinale, e deve solo dedicarsi all’insegnamento.

Per le famiglie con figli di età inferiore al compimento del 17° anno, sarebbe prevista la sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro (articolo 1, comma 4, del DL n. 73/2017, convertito in legge n. 119/2017) ma non ci risulta ancora arrivata a nessuno.
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2017/01/26/ansa-scheda-vaccinida-1999-nessun-obbligo-per-andare-a-scuola_29f431f0-313d-46d1-ae2f-9f8b2974c4f1.html

Da ricordare anche che, visto che tantissimi continuano ad informare parzialmente, in Italia la “scuola dell’obbligo” non esiste, è invece obbligatoria l’educazione dei figli in età 6-16 anni, ma nel modo che i genitori liberamente scelgono (viaggiando per il mondo, stando tra amici in campagna, in coHousing al mare, o con educazione diffusa, parentale, etc) e che quindi nessuna scuola è mai obbligatoria!
L’adempimento dell’obbligo scolastico è infatti disciplinato dalla Circolare Ministeriale 30/12/2010, n. 101, che, all’art. 1 dispone che “nell’attuale ordinamento l’obbligo di istruzione riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni“.
https://www.orizzontescuola.it/iscrizioni-2023-24-obbligo-vaccinale-alunni-sino-a-16-anni-adempimenti-scuole-e-sanzioni

Tutto questo è da ricordare molto bene perché i più non lo sanno, ed alcuni debbono ancora organizzarsi meglio.
Rudolf Steiner, Maria Montessori, Don Lorenzo Milani ma soprattutto Natura, Arte ed Entusiasmo sono grandi alleati Educativi e soprattutto chi abita con il verde intorno, nel Paese del Rinascimento e nel primo Paese al mondo per patrimoni dell’umanità, ne tenga conto di tale Bellezza .

Scrive la dottoressa Sonia Allegretti mamma di Beatrice: “mia figlia infatti fa una scuola steineriana. E zero dosi di alcun tipo. Giocano sugli alberi. Fanno l’orto. Imparano a suonare e cantare. E non esistono mascherine. Dovrebbero tutti optare per situazioni del genere. Anche se scomode“.
https://www.uppa.it/pedagogia-steineriana/

Anche Anna Oxa ha mandato i figli alla scuola steineriana affermando: “ho mandato i miei figli in una scuola steineriana dove non esistono i voti. Per me non contano niente“.

Anna Oxa a Belve: “Ho mandato i miei figli in una scuola steineriana dove non esistono i voti. Per me non contano niente”

Qualunque scuola decidiate di frequentare, buon anno scolastico a tutti.

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