Prof. Marco Cosentino: “tanta gente pare sorprendersi perché pur vaccinata continua ad ammalarsi di Covid”

Scrive il prof. Marco Cosentino, professore ordinario di Farmacologia presso l’Università dell’Insubria.

Tanta gente pare sorprendersi nel momento in cui, pur essendoci vaccinata e avendo fatto talora uno, talora due e in alcuni casi anche tre richiami, SI AMMALA di Covid.

Alcuni cercano rassicurazione dicendosi che senza vaccino sarebbe andata MOLTO PEGGIO, ma è ovviamente un po’ come calciare la palla in tribuna.

In realtà, la possibilità ammalarsi MALGRADO i vaccini sta nella migliore evidenza di cui ancora oggi disponiamo su questi prodotti.
Secondo gli studi autorizzativi, infatti, ci si ammala COMUNQUE anche col vaccino.
Dieci volte di meno, secondo gli studi di Pfizer e Moderna, ma ci si ammala.

E questi studi non ci hanno detto nulla sulla protezione da Covid grave: non erano progettati per questo, ma se proprio vogliamo leggere i loro risultati, quanto meno dobbiamo prendere atto che, nello studio Pfizer, dopo qualche mese erano morte PIÙ persone tra i vaccinati che tra i NON vaccinati, in buona parte per problemi CARDIACI.

Se d’altra parte con i vaccini non ci fosse rischio di ammalarsi, non verrebbero così insistentemente proposti i richiami, i quali – non dimentichiamolo – non sono MAI stati sperimentati: chi li promuove, sbrigativamente, ritiene che debbano funzionare come le prime dosi, come se si trattasse solo di aggiungere benzina per percorrere qualche altro chilometro.

Per andare dove non è tuttavia chiaro: perché, nel frattempo, è risultato evidente come la protezione svanisca RAPIDAMENTE, fino a farsi NEGATIVA ovvero chi si è vaccinato pare PIÙ esposto al rischio di contagio rispetto ai NON vaccinati, al punto che alcuni ritengono – con più di qualche evidenza – che questi prodotti siano, alla lunga, anche IMMUNOSOPPRESSORI.

Autorevoli ricercatori hanno anzi addirittura proposto che la protezione dal Covid, POSTO CHE CI SIA, sia dovuta proprio alla RIDUZIONE della risposta IMMUNITARIA che previene in tal modo l’iperinfiammazione propria del Covid grave.

A quale prezzo tuttavia ancora oggi NON è dato sapere: ad esempio, i danni cardiaci sono stati all’inizio ostinatamente negati, e ancora oggi vengono MINIMIZZATI; mentre vari studi documentano, invece, come lesioni miocardiche possano verificarsi nella MAGGIORANZA dei casi.

Allo stesso modo, si insiste a garantire la sicurezza di questi prodotti in gravidanza e durante l’allattamento, malgrado l’ASSENZA di studi e talora anche la disponibilità di EVIDENZE CONTRARIE.

E infine tutti danno ormai per acquisito che almeno i fragili debbano essere PLURI vaccinati, scordando che questa categoria fu ESPLICITAMENTE ESCLUSA dagli studi autorizzativi e scordando, soprattutto, varie esperienze tra cui quella norvegese di una commissione governativa che certificò il RUOLO probabile o possibile del vaccino in varie decine di decessi di persone anziane in RSA (case di riposo): quello però era il vaccino di Astrazeneca, sacrificato come CAPRO ESPIATORIO.

Nel complesso, a ben pensarci, è davvero una vicenda SORPRENDENTE

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