A commentare il Giorno del Ricordo di questo 2024 รจ il Vice Sindaco del Comune di Subbiano Paolo Domini per tutta lโAmministrazione Comunale che รจ vicina alle famiglie degli esuli istriani, fiumani, giuliani, dalmata e a quelli delle vittime delle foibe:
โLa Giornata del Ricordo degliย eccidi delle foibeย e della deportazione istriana e giuliano -dalmataย evoca l’esigenzaย di far luce su una parte della storia del secolo scorso troppo a lungo sottaciuta per il prevalere della “cultura dell’oblio” figlia dell’immediato dopoguerra .
Il tema degli eccidi , una volta tornato di pubblico interesseย haย inoltre finito per mettere in secondo piano un fattoย ad esso correlato, quale quello della sofferenza a cui รจ stata sottoposta la popolazione istriana e giuliano dalmata, costretta a lasciare le terre dove essa viveva.
Analogamente a questo aspetto, appare altrettanto doverosoย inserire quei tristi giorni nel contesto storico legato alle criticitร del confine dell’alto adriatico e di tutti gli antefatti che ne furono alla base, per una piรน completa analisi, non certo per sminuirne la portata,ย ma solo perchรฉย solo attraverso un’analisi storica contestualizzata si puo’ cogliere il problema nella sua interezza, sfuggendo cosรฌ ad interpretazioni di parte o di usi strumentali non opportuni e nemmeno richiesti da chi si porta ancoraย dietro i ricordi di un periodo buio per nostri connazionali.ย In buona sostanza non si deve fare di questa e di altre giornate commemorative, come purtroppo spesso capita, una bandiera di comodo da sventolare ed agitare per pura convenienza ideologica,ย finendo magari per contrapporla ad altri genocidi, qualunque essi siano e qualsiasi portata essi abbiano avuto.ย ย
Perchรฉ non sarebbe giusto e rispettoso nei confronti degli uni e degli altri.ย
Perchรฉ ogni guerra, ogni dittatura, ogni sterminio di civili, ogni conflitto etnico, a qualunque latitudine sia stato effettuato, vengaย indiscriminatamente condannato, senza sรฉ e senza ma.
Perchรฉ l’obbiettivo sul quale, perlomeno noi,ย che oggi viviamo liberi, dobbiamo convergere, รจ che gli stermini,ย i genocidi, gli eccidi, le deportazioni e le privazioni delle libertร e dei beni, che siano stati parti o appendici della secondaย guerraย mondiale o di altreย conflittualitร etniche ad esse precedenti o piรน recenti, non si ripetano piรน.ย ย
Perchรฉ, piรน genericamente, i totalitarismi di qualunque tipo e coloreย non tornino piรน.ย Perchรฉ, nel ricordo di quei giorni tormentati,ย giunga a tutti noi la consapevolezza che democrazia, tolleranza e libertร non possano essere mai considerate negoziabili per qualsiasi motivo e si abbia rispetto e parsimonia nell’utilizzare questi stessiย termini, non facendone quindi un uso improprio, come purtroppo sta accadendo davanti ad altri fatti dell’attualitร .โ
Il Vice Sindaco Paolo Domini conclude ricordando le parole del Presidente Mattarella โMi piace rammentare che il Presidente Mattarella al culmine di una visita svolta con il collega sloveno nei luoghi ove avvennero gli eccidi ebbe a dire ” La Storia non si cancella. Possiamo coltivarla con rancore oppure, auspicabilmente, farne un patrimonio comune e condivisoย nel ricordo, per un percorso orientato all’amicizia tra i nostri popoliย e per un futuro di pace”ย
Ecco, da queste parole, credo debba giungere a tutti noi il chiaro messaggio che, oltre ogniย parte della Storia che dobbiamo e vogliamo ricordare e tramandare, resta la certezza che la Pace rappresenti sempre e comunque l’unica via percorribile.โ
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Subbiano