di Stefano Pezzola
Da eroi a dimenticati.
Da due anni a questa parte sono stati definiti “eroi” ma ad oggi sono soltanto “dimenticati”.
Con un voto vergognoso il Senato ha detto stop ai ristori ai familiari dei medici deceduti duranti i due anni di pandemia.
369 è il numero dei medici colpiti dal Covid nel tentativo di fronteggiare l’emergenza.
Medici in prima linea contro la pandemia per i cui familiari però non ci sarà alcun indennizzo, come inizialmente promesso dai partiti.
È stato infatti bocciato l’emendamento al decreto ristori che avrebbe dovuto pagare un indennizzo ai medici colpiti dal Covid e ai famigliari dei medici che dall’inizio della pandemia hanno perso la vita uccisi dal virus.
“Da oltre un anno destra e sinistra, che con inutili parole hanno elogiato l’eroismo e chiamando eroi i medici caduti sul campo, si palleggiano un provvedimento doveroso“, ha affermato Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine provinciale dei Medici chirurghi e odontoiatri di Milano, che da tempo si sta battendo anche per i sanitari che hanno riportato una grave invalidità permanente.
Reazione simile quella di Filippo Anelli, presidente della Federazione ordini dei medici, che definisce la mancata approvazione dell’emendamento “un’occasione persa“: “l’occasione di dimostrare gratitudine ai medici che hanno dato la loro vita per continuare a curare durante la pandemia. Invitiamo il Parlamento a una riflessione. Dispiace – afferma – che non si siano trovati i fondi per poter dare un ristoro a queste famiglie che, in molti casi, sono anche rimaste prive dell’unica fonte di sostentamento e alle quali sono negati indennizzi Inail“.