Venerdì 22 settembre proiezione di “Hacking Justice”, il docufilm su Julian Assange

Ingresso libero e gratuito per la proiezione di Hacking Justice alle ore 21 presso la Sala Montetini del Comune di Arezzo. A seguire, dibattito insieme alla giornalista Berenice Galli, unica giornalista italiana a seguire il processo da Londra, che ha intervistato più volte il padre John Shipton.

Hacking Justice riassume le fasi salienti della vicenda di Julian Assange, giornalista e attivista australiano che ha denunciato e smascherato i crimini di guerra degli Stati Uniti e dei loro alleati, e per questo motivo viene perseguitato da molti anni dall’Occidente, in primis con gli Stati Uniti che ne pretendono l’estradizione, con tutto quello che potrebbe comportare per la sua vita.

Attualmente Julian Assange è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza dove non può avere contatti, ad eccezione di alcune telefonate. A quanto dice la moglie, Stella Assange, “Ora siamo alle battute finali e parte svantaggiato. Potrebbe essere estradato ma speriamo di no. Speriamo che la corte europea dei diritti umani si dica a suo favore. Questo è un caso estremamente politico”.

A partire dalla fuga di Julian Assange dall’ambasciata dell’Ecuador nel 2012 e il suo successivo arresto, i registi hanno avuto a che fare con il fondatore di Wikileaks chiuso nell’ambasciata e hanno seguito il suo avvocato Baltasar Garzon in tutto il mondo. Con le sfumature di un thriller senza respiro, vediamo la difesa di Assange battersi nel tentativo di contrastare una delle più grandi ingiustizie del nostro tempo. Una storia con profonde implicazioni politiche per la libertà d’informazione. Una storia che risuona particolarmente in un momento in cui la magistratura britannica ha appena autorizzato formalmente l’estradizione di Assange negli Stati Uniti.

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