di Stefano Pezzola
Alcuni disattenti lettori hanno giร dimenticato che nei mesi scorsi le approvazioni delle vaccinazioni per i bambini si sono basate su studi condotti dalle aziende produttrici.
La Pfizer, nei propri comunicati, sbandierava una efficacia del 100% nella fascia di etร 12/15 anni e di oltre il 90% nei bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Alla luce dei dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanitร degli ultimi mesi, la realtร risulta molto diversa.
Anche i dati che stanno arrivando da ricerche indipendenti mostrano l’inattendibilitร degli studi di Pfizer.
Lโefficacia nel prevenire il contagio di due dosi del vaccino pediatrico Pfizer รจ diminuita rapidamente nei piรน piccoli, รจ quanto si evince da uno studio (https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2022.02.25.22271454v1) realizzato da alcuni ricercatori del Dipartimento della Salute dello Stato di New York, che hanno analizzato i dati di oltre mille bambini/ragazzi nella fascia di etร 5-17 anni.
Secondo lo studio lโefficacia nel prevenire il contagio sarebbe crollata al 12% in appena sei settimane nei bambini tra 5 e 11 anni.
Anche lโefficacia contro il ricovero รจ risultata essere diminuita, scendendo al 48%.
E che cosa affermano alcuni genitori con cui talvolta mi capita di parlare?
Che probabilmente c’รจ la necessitร di studiare un nuovo dosaggio alternativo di vaccino per i bambini, forse le prime due dose erano troppo basse!
Se questa stupidaggine dettata da ignoranza mi fosse detta da mamme non addentro alle questioni mediche, beh liquiderei il tutto con la percezione di aver raccolto “affermazioni da genitori in preda a crisi di nervi“.
Ma se a formulare questa tesi bislacca – come riportato da un conoscente – sono mamme impegnate in prima linea negli ospedali toscani, allora la questione diventa diversa e molto preoccupante.
Alcuni genitori sostengono che la differenza di efficacia tra i bambini ed i ragazzi potrebbe essere dovuta al fatto che i bambini tra i 5 e gli 11 anni ricevono 10 microgrammi di vaccino in meno rispetto ai giovani di etร compresa tra 12 e 17 anni.
Ma non vi viene proprio il dubbio che nei periodi in cui puntava ad ottenere lโapprovazione del vaccino da parte delle agenzie federali per queste fasce di etร , Pfizer abbia sbandierato percentuali di efficacia elevate, nonostante la malattia sia di fatto molto rara tra i giovani e quindi sia difficile verificare la reale protezione offerta?
Pfizer negli scorsi mesi non si รจ astenuta dal diffondere comunicati trionfali relativi ad una presunta miracolosa efficacia.
Ma voglio tranquillizzare alcuni genitori, si fa per dire perchรจ a dirla tutta certe affermazioni mi preoccupano non poco.
Pfizer sta studiando un programma a tre dosi del vaccino anche nella popolazione pediatrica, dato che gli studi sugli adulti suggerirebbero che โle persone vaccinate con tre dosi possono avere un grado di protezione piรน elevatoโ.
Ma di valutare con serenitร e amore per i proprio figli il rapporto rischi/benefici di questi farmaci mRNA, non รจ proprio possibile?