Un nuovo disco per il poeta e compositore Fabio Strinati

di Roberto Fiorini

Il poeta e compositore Fabio Strinati esce con un nuovo disco di musica classica/contemporanea”, dal sapore fanciullesco e gioviale.

Sette brani di bosco, armoniosamente malinconici, e alcune meste gaiezze nel mese d’autunno“, questo รจ il titolo del nuovo lavoro dell’artista marchigiano, pubblicato con l’etichetta RadiciMusic Records di Terranuova Bracciolini, che sceglie il pianoforte – suo strumento da sempre – per poter esprimere in musica alcune melodie inedite dal sapore bambinesco, ma… come Strinati spesso ci ha abituati, ad un sottofondo seppur velato, di malinconia.

Il musicista di Esanatoglia – grande amante della montagna, e in particolar modo delle Dolomiti – accarezza i tasti col pensiero, lasciando al pianoforte la voce ideale per il prosieguo della storia.

Una storia che si trascina lungo un tappeto melodico dai contorni delicati e meditativi.
L’artista marchigiano, รจ molto legato alla cittร  di Arezzo, tanto da dedicargli anche numerosi componimenti poetici.


Le tracce del nuovo disco sono state interamente composte sulle Dolomiti:

una storia che si trascina lungo un tappeto melodico dai contorni delicati e meditativi.
Strinati sceglie la strada della sperimentazione con equilibrata prudenza ma allo stesso tempo con abilitร  e coraggio.

poeta e compositore Fabio Strinati
poeta e compositore Fabio Strinati

Un disco di musica classica contemporanea molto particolare, composto e suonato dallo stesso Strinati attraverso lโ€™utilizzo di un pianoforte antico dellโ€™800, e registrato in maniera volutamente “arcaica” attraverso una tecnica di registrazione personalizzata e originale.

Il risultato sono brani che mostrano una dimensione intima e profonda, talvolta cupa e dolorosa, suonati con cura allโ€™interno di uno stato emotivo quieto, sospeso a metร  tra il suono e lโ€™intellettualitร  dello strumento musicale.

Strinati afferma che “la poesia lo rende una persona libera“.
I brani del suo nuovo disco accompagnano l’ascoltatore attraverso un’aurea fanciullesca nascondendo sempre un velo di malinconia.

Brani pieni zeppi di terra e di bellezza.
Di tutto lโ€™amore verso una natura che non possiamo permetterci di perdere.
Un disco davvero straordinario.

Una Spina, Gelso Rosso, Sambuco Nero, Pero Corvino, Corbezzolo Fiorito, Corniolo Secolare e Ribes Bianco, i titoli dei “Sette brani di bosco, armoniosamente malinconici, e alcune meste gaiezze nel mese d’autunno“.

Fabio Strinati (classe 1983) รจ un poeta, scrittore, esperantista, agricoltore e compositore talentuoso e poliedrico.

Ha pubblicato anche poemetti, preghiere e aforismi.
Debutta come poeta nel 2014 con il libro “Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano รจ il ritmo“.

รˆ presente in diverse riviste e antologie letterarie: da ricordare “Il Segnale“, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini; la rivista “Sรฌlarus“, fondata da Italo Rocco; il bimestrale di immagini, politica e cultura “Il Grandevetro“; la “Gazeta Dielli” e “451 Via della letteratura della scienza e dell’arte“.

Sue poesie sono state tradotte in romeno, in bosniaco, in spagnolo, in albanese, in francese e in inglese, mentre in lingua catalana รจ stato tradotto da Carles Duarte i Montserrat รฌe in lingua croata dalla poetessa Lierka Car Matutinovic.

รˆ inoltre il direttore della collana poesia per le “Edizioni Il Foglio” e cura una rubrica poetica dal nome “Retroscena” sulla rivista trimestrale del “Foglio Letterario“.

 

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