Progetti promossi e coordinati dall’Area Dipartimentale Promozione ed Etica della Salute, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e i vari dipartimenti e servizi dell’Ausl Toscana Sud Est, e destinati alle studentesse e agli studenti delle scuole delle tre province dell’Azienda sanitaria con l’obiettivo di stimolare nei giovani scelte consapevoli durante la loro crescita.
I progetti sono stati presentati lunedì 15 settembre all’Auditorium dell’ospedale
San Donato di Arezzo.
«La scuola rappresenta il luogo ideale per promuovere importanti obiettivi di salute a partire dall’infanzia e per tutta l’adolescenza – spiega il dr. *Renzo Paradisi* , Responsabile UOS Educazione alla Salute area provinciale aretina -.
Alcuni progetti, condivisi tra Asl e scuole, hanno come obiettivo quello di sostenere l’orientamento di ragazze e ragazzi nel difficile mondo delle emozioni, dei sentimenti e del significato di valori che sono alla base anche di scelte di stili di vita, e nell’adozione di comportamenti che incidono sulla loro salute.
La scuola, grazie alla capacità di costruire connessioni e reti con soggetti esterni ad essa, può collaborare in modo proficuo con la comunità locale e con Asl per realizzare attività di promozione della salute che tengono conto dell’importanza di alleanze intergenerazionali».
Con questi progetti benessere e salute diventano reale «esperienza» nella vita delle comunità scolastiche con la finalità di diffondersi alle varie componenti sociali, in particolare alle famiglie dei giovani studenti.
I progetti si avvalgono di metodologie partecipative come Life skills Education (educazione verso abilità e competenze cognitive, sociali ed emotive di base) e Peer Education (un gruppo di ragazzi viene formato per svolgere un ruolo di tutor per i coetanei) per sostenere la diffusione dell’ “Approccio scolastico globale” che interviene su tutti gli aspetti della scuola.
«Questo incontro rappresenta un’occasione di confronto e collaborazione tra Asl e mondo scolastico – dichiara il dr. *Aniello Buccino* Assistente sanitario Responsabile Educazione alla salute del Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e prevenzione -.
Oltre a presentare la nostra offerta educativa abbiamo approfittato della tavola rotonda per fare il punto sulla situazione attuale e pianificare future co-progettazioni, in linea con quanto delineato dalla rete regionale “Scuole che Promuovono Salute”.
Il nostro obiettivo è consolidare la partnership tra Asl, Ufficio Scolastico Provinciale e l’intera comunità scolastica, per favorire la promozione della salute nelle scuole e il benessere di ragazze e ragazzi».
Sulle province di Siena, Arezzo e Grosseto Asl Toscana Sud Est promuove sia progetti comuni ai tre territori che specifici per ognuno di essi.
I progetti si sviluppano su sei aree indicate dal Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025:
1) star bene a scuola 2) affettività e sessualità consapevole, 3) prevenzione dipendenze e comportamenti a rischio, 4) cultura della sicurezza, 5) cultura della donazione e cittadinanza consapevole, 6) alimentazione e movimento.
Tematiche che vengono declinate in base al grado della scuola: infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado.
L’offerta aziendale è stata arricchita con percorsi sempre più mirati alla complessità dei bisogni di salute della comunità scolastica.
Elemento trasversale a tutti i progetti è l’approccio inclusivo, fondato sulle evidenze della Medicina di Genere.
Approccio che arricchisce l’intera proposta educativa anche attraverso un linguaggio attento alle differenze.
Tra le novità aziendali, quest’anno arriva un nuovo progetto condotto dalla UOP Riabilitazione Funzionale SMIA come “A, B, C…rafforziamoci”, rivolto alle insegnanti delle scuole primarie con l’obiettivo di fornire strumenti operativi per identificare precocemente i segnali d’allarme di un disturbo dell’apprendimento e strumenti utili al potenziamento dei prerequisiti linguistico, motori e relazionali come parte integrante dei percorsi educativi.
Approccio ai funghi e rischio alimentare, invece, è il programma destinato alle classi I e II della secondaria di I grado e conditto da tecnici della Prevenzione e da esperti dell’Ispettorato micologico:
lo scopo è informare i ragazzi e le ragazze su caratteristiche dei funghi, ecosistema e rischio connesso al consumo alimentare.
Ai giovani delle scuole secondarie di II grado è, invece, destinato il progetto “Spuntino sano fuori casa” condotto da medici igienisti e dietisti per orientarli verso una scelta consapevole degli alimenti e delle bevande dei distributori automatici.