In passato, aveva fatto da cornice a romantiche proposte di matrimonio e a festose merende tra bambini: poi era caduto nel dimenticatoio
La sua struttura, fino ad oggi, nascosta da un fitto intreccio di edera, non era nota
Lisi (Direttore Generale CB2): โSempre piรน spesso lโattivitร svolta dal Consorzio porta non solo alla riduzione del rischio idraulico ma anche a restituire fruibilitร e dignitร al territorioโ
Norcini (Assessore Comune di Capolona): โIl nostro obiettivo รจ far apprezzare un angolo del nostro comune che ha cambiato volto: alla scoperta della natura, della storia e dei prodotti localiโ
Francesconi (Sindaco): โAbbiamo un progetto: il ponte sul Valiano entrerร a fare parte del patrimonio storico-culturale del nostro territorio: unโattrazione turistica e una riscoperta dei tesori che troppo spesso dimentichiamo di avere a pochi passi da casaโ
โOh, this is really nice!โ. โTres joliโ. โSe on jotain ainutlaatuistaโ. Il ponte romanico sul Fosso di Valiano ha incantato tutti.
Inglesi, francesi, finlandesi, italiani; residenti e visitatori che, incuriositi dalla notizia del recupero dellโantico manufatto, riportato alla luce dai lavori di manutenzione realizzati a quattro mani dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e dal Comune di Capolona, hanno partecipato questa mattina alla passeggiata sul fiume, organizzata per far conoscere ed apprezzare lo storico gioiello:
un piccolo by pass in pietra a schiena dโasino, che scavalca il corso dโacqua nei pressi dellโabitato di San Martino SoprโArno, nel comune di Capolona, e che, liberato dalla vegetazione, oggi, fa bella mostra di sรฉ arricchendo il patrimonio artistico-culturale di una zona che ha tanto da offrire.
Decine di persone hanno percorso il sentiero, accompagnate dal sindaco Mario Francesconi, dal vice sindaco Gianluca Norcini, dallโassessore Simone Ciuffi, al Direttore Generale del Consorzio di Bonifica Francesco Lisi, ad esperti di ambiente e storia locale. Insieme, partendo dalla Pieve di San Martino, hanno raggiunto il corso dโacqua:
un tratto incastonato in un habitat naturale ricco e vario, ulteriormente impreziosito dal recupero del ponte in pietra, che, secondo recenti e approfonditi studi, potrebbe risalire ad epoca medievale o tardo romana.
Utilizzato fino al dopoguerra e poi caduto progressivamente in disuso, in seguito allโabbandono delle campagne, il piccolo ponte era stato via via dimenticato. Anche da quanti vivono in zona.
โVentโanni fa โ racconta una coppia โ lo abbiamo scelto per scambiarci le promesse di matrimonio. Allora era avvolto nellโedera, una cornice molto romantica, almeno per noi giovani, nati e cresciuti in paese. Ma nessuno conosceva il suo vero aspettoโ.
Nessuno lo aveva mai visto come oggi: con le sue pietre ben conservate a vista e la sua tipica forma in evidenza. Neppure chi ricorda ancora le merende, organizzate sulle sponde del fosso con i bambini e chi racconta aneddoti su avventurosi attraversamenti da una riva allโaltra del fosso.
Per tutti quindi una sorpresa vederlo nella sua forma originaria, stagliarsi tra cielo e acqua mentre si festeggia il suo ritorno โalla luceโ con un brindisi e una tradizionale colazione contadina.
โIl Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, eseguendo la manutenzione ordinaria programmata nel Piano delle Attivitร 2024 sul corso dโacqua, ha eliminato parte degli arbusti e delle piante vecchie e in precario stato di salute, riportando alla luce anche lโautentico โgioielloโ, rimasto โinvisibileโ per decenniโ, spiega il Direttore Generale del Consorzio Francesco Lisi.
โLโoperazione di ripulitura del tratto, che va dallโimmissione del Fosso dei Canapini verso monte, per una lunghezza di circa 300 metri, รจ stata pianificata per eliminare possibili ostacoli capaci di limitare lo scorrimento dellโacqua e per monitorare eventuali situazioni di dissesto.
Ma, come spesso accade, ha ottenuto anche uno straordinario e gradito โeffetto collateraleโ: ha restituito alla comunitร il piccolo e delizioso by pass di etร romanica, di cui si era, di fatto, persa la memoriaโ.
Alle spalle, un passato importante, raccontato nella pubblicazione โUn sguardo dal ponteโ (Quaderni dellโEcomuseo del Casentino) e testimoniato, nelle vicinanze, dai resti ancora ben visibili di una costruzione, che, secondo il catasto lorenese, corrispondeva a un nucleo produttivo di tutto rispetto, costituito da casa, mulino, fornace e forno, a pochi passi dallโantica Pieve di San Martino. Poi lโoblio.
Lโintervento, completato in questi giorni dal personale del Consorzio, ha riportato alla luce il piccolo elevato, prima completamente avvolto nella vegetazione: un ritrovamento che lโamministrazione comunale ha deciso di valorizzare e condividere con la comunitร .
โUna volta ripulito, abbiamo pensato di organizzare una passeggiata di gruppo per far conoscere e apprezzare il suggestivo corso dโacqua con il suo ponteโ, comunica il sindaco Mario Francesconi e aggiunge: โLa nostra amministrazione รจ fortemente impegnata in una politica di rilancio turistico del territorio, di valorizzazione degli ambienti fluviali e delle memorie storiche che lo caratterizzanoโ.
Gianluca Norcini, Assessore del Comune di Capolona, continua: โLโintervento del Consorzio di Bonifica ha restituito al nostro territorio un autentico gioiello. Per questo abbiamo pensato di offrire a tutti lโoccasione per apprezzare un tratto del fiume che ha davvero cambiato volto, unendo la possibilitร di conoscere natura, storia e prodotti locali. Con questa iniziativa, intendiamo iniziare un percorso ambizioso volto a riportare il ponte sul Valiano allโinterno del nostro patrimonio storico-culturale: unโattrazione turistica per riscoprire tesori che troppo spesso dimentichiamo di avere a pochi passi da casa.โ
Uff. Stampa Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno