di Stefano Pezzola
Nuovo Report esteso Covid-19 pubblicato il 25 marzo 2022 dallโIstituto Superiore della Sanitร .
Dallโinizio dellโepidemia alle ore 12 del 23 marzo 2022 sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 13.918.623 casi, di cui 155.863 deceduti.
Dallโultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanitร pubblica in Italia, condotta dallโIss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, รจ emerso che in Italia il 7 marzo 2022 la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata del 99,86%.
E mentre nel Regno Unito una nuova variante del Covid-19 chiamata “Xe”, frutto della ricombinazione tra Omicron 1 e Omicron 2, รจ stata rilevata per la prima volta durante la scorsa settimana, lโIstituto Superiore della Sanitร dichiara allโAgenzia AGI โ notizia prontamente ripresa da tutti i quotidiani nazionali โ che โla dose booster protegge al 91% dalla forma grave di Covid“.
E poichรฉ fidarsi รจ bene ma non fidarsi รจ meglio, in specialmodo in questo sciagurato periodo di controinformazione, andiamo ad analizzare i dati del nuovo rapporto aggiornati al 23 marzo 2022.
A seguente link, come sempre, รจ possibile scaricare il Report integrale in formato pdf (Report Esteso ISS 25 marzo 2022).

A pag. 26) possiamo analizzare la tabella 7A) denominata โPopolazione italiana di etร superiore a 12 anni e numero di casi Covid-19 segnalati per stato vaccinale e classe di etร โ.
Rispetto al report della settimana precedente lโISS decide di NON inserire i dati riferiti alla fascia di etร 5/11 anni senza formulare particolare motivazioni.
I casi di contagio al 20.3.2022 ammontano a 1.395.153 di cui 301.078 (22%) tra i non vaccinati e 1.094.075 (78%) tra i vaccinati.
Colpisce il numero di 747.670 contagiati ovvero il 54% tra i vaccinati con ciclo completo + dose aggiuntiva/booster.

Proseguiamo lโanalisi con pag. 27) e precisamente alla tabella 7B) denominata โPopolazione italiana di etร superiore a 12 anni e numero di casi Covid-19 ospedalizzati e ricoverati in terapia intensiva per stato vaccinale e classe di etร โ.
Il numero di ospedalizzazione al 6.3.2022 ammontato a 20.198 di cui 5.247 (26%) tra i non vaccinati e 14.951 (74%) tra i vaccinati.
Anche in questo caso occorre evidenziare le 9.812 ospedalizzazioni tra i vaccinati con ciclo completo e dose aggiuntiva/booster.
Il numero di ricoveri in Terapia Intensiva al 6.3.2022 ammonta a 1.083 di cui 381 (35%) tra i non vaccinati e 702 (65%) tra i vaccinati.

Concludiamo analizzando a pag. 28) la tabella 7C) denominata โPopolazione italiana di etร superiore a 12 anni e numero di casi Covid-19 deceduti per stato vaccinale e classe di etร โ.
I decessi al 27.2.2022 ammontano a 4.986 di cui 1.552 (31%) tra i non vaccinati e 3.434 (69%) tra i vaccinati.
Anche in questo caso ritengo opportuno soffermarsi sul dato dei decessi tra i vaccinati con ciclo completo e dose aggiuntiva/booster quantificato in 2.022 ovvero il 41% sul totale.
Alla luce dei dati di cui sopra โ preme ricordare elaborati e pubblicati dallโIstituto Superiore della Sanitร โ lo stesso Istituto dichiara alla stampa che โla dose boster protegge al 91% dalla forma grave di Covid“.
โNon mi fido molto delle statistiche, perchรฉ un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura mediaโ scrive Charles Bukowski.
Vabbรจ che la statistica รจ lโunica scienza che permette ad esperti diversi, usando gli stessi numeri, di trarne diverse conclusioni, ma Houston qui abbiamo un problema!
Ripeto ciรฒ che vado ricordando ormai da molti mesi ovvero che non si tratta di schierarsi con i non vaccinati o con i vaccinati, non ha senso insomma alimentare questa sterile ed inutile guerra tra NoVax e ProVax, poichรฉ qui il problema appare molto piรน complesso e serio.
E la domanda rimane sempre la stessa.
Ha davvero senso ostinarsi in una campagna vaccinale con farmaci mRNA ripetendo dosi a cosรฌ ravvicinata distanza?
In altre parole, siamo cosรฌ sicuri che il rapporto rischi/benefici oggi sia lo stesso di 12 mesi fa?