OZz in scena al Teatro Verdi tra mancanza, stupore e divertimento familiare

A Monte San Savino terzo e ultimo appuntamento con la rassegna โ€œAndiamo a Teatroโ€ dedicata alle famiglie

Terzo e ultimo appuntamento per famiglie e bambini al Teatro Verdi di Monte San Savino nellโ€™ambito della rassegna โ€œAndiamo a teatroโ€ a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. Monteservizi.ย 

Domenica 24 marzo, con inizio alle ore 17:30, la compagnia Kanterstrasse porterร  in scena โ€œOZz โ€“ Della mancanza e dello stuporeโ€ con Simone Martini, Alessio Martinoli ed Elisa Vitiello. Regia di Simone Martini, drammaturgia di Simone Martini con la collaborazione di Alessio Martinoli, disegno luci di Simone Benucci, scene di Eva Sgrรฒ, costumi di Silvia Lombardi, collaborazione animazioni di Nicole Pauline Falcioni, video di Blanket Studio, foto di Mario Lanini. Lo spettacolo รจ consigliato per un pubblico a partire dai 6 anni.

La trama รจ conosciuta. Una ragazza di nome Dorothy e il suo cagnolino Toto, a causa di un ciclone, vengono trasportati in una terra magnifica, il paese di Oz. Dorothy durante l’atterraggio schiaccia fortuitamente la terribile strega dell’est. La buona strega del nord si complimenta con lei, le regala un paio di scarpette magiche e le consiglia, se vuol tornare a casa propria, di andare alla cittร  di Smeraldo e di incontrare il leggendario Mago di Oz. Dorothy, desiderosa di poter tornare a casa sua nel Kansas, inizia questo viaggio e incontra per la strada alcuni stranissimi personaggi: lo spaventapasseri senza cervello, l’uomo di latta senza cuore e il leone senza coraggio. Dopo alcune avventure il nostro gruppo di strampalati eroi riesce ad arrivare alla cittร  di Smeraldo e incontrare il grande Oz che gli promette, se riusciranno ad uccidere la terribile strega dell’ovest, di donargli cervello, cuore, coraggio e di riportare Dorothy a casa. I nostri eroi accettano e in modo rocambolesco riescono pure nell’impresa di liberare le terre di Oz dalla minaccia della terribile strega. Ma il ritorno a casa, per Dorothy, non sarร  semplice come promesso dal grande Oz.

Scrive Kanterstrasse: ยซChi racconta una storia condivide con chi la ascolta non solo le vicende della storia stessa, le avventure, i personaggi, le peripezie ma anche e soprattutto il proprio punto di vista. Siccome noi tutti, si spera, abbiamo il nostro punto di vista, una storia appena lascia la carta su cui รจ scritta viene tradita. KanterStrasse tradisce lโ€™opera di Frank Baum, autore del Meraviglioso Mago di Oz, per renderne possibile una messa in scena che renda il โ€œteatroโ€ necessario e capace di tenere testa alla nostra โ€œimmaginazioneโ€ che come tutti noi sappiamo รจ il nostro piรน meraviglioso super potere umano. La nostra Dorothy in scena farร  piรน o meno tutto quello che Frank Baum ci ha narrato ma lo farร  a modo suo, a modo nostro, incontrando personaggi leggendari e non perdendo mai di vista il suo obiettivo principale: ritornare nel Kansas, ritornare a casaยป.

Fonte: Ufficio Stampa Officine della Cultura

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