Mobilitazione a sostegno del popolo Palestinese, fermiamo il GENOCIDIO

Dopo oltre 580 giorni di guerra, piรน di 52mila persone uccise dai bombardamenti israeliani (di cui oltre 18mila minori) e 120mila feriti (dati Wafa) la striscia di Gaza รจ al collasso.

Eโ€™ ormai chiaro a tutti che lโ€™obbiettivo finale di Israele non รจ stato la risposta allโ€™attacco di Hamas, ma piuttosto la distruzione di qualsiasi entitร  palestinese al fine di una totale annessione dell’intero territorio e del controllo dellโ€™intera area, funzionale alla visione imperialista e di suprematismo etico-culturale delle  “democrazie” occidentali:

lo sterminio del popolo palestinese, la piena occupazione di Gaza, la deportazione dei suoi abitanti, lo sfollamento forzato con borbardamenti a tappeto, la distruzione sistematica di tutte le strutture civili, educative e sanitarie, lโ€™uccisione di medici, infermieri, giornalisti, personale delle ONG, dellโ€™ONU e dellโ€™Unrwa (lโ€™agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), la chiusura di tutti i passaggi per impedire gli aiuti e un assedio per fame e sete che sta ammazzando migliaia di persone ed in primis i bambini.

Che cosโ€™รจ questo se non un genocidio?

A Gaza muore lโ€™umanitร , ma anche lโ€™Europa, che copre la crisi dei sistemi economici industriali imposti dalla finanza internazionale con il rilancio dellโ€™industria degli armamenti, dimenticando il proprio passato e lโ€™idea che ne ha mosso la costruzione (a partire dal Manifesto di Ventotene-1941).

A tutti noi verrร  chiesto conto di questo genocidio che รจ la piรน grande strage dopo la fine della seconda guerra mondiale, di non aver visto quello che succedeva in Israele a partire dalla Nakba (1948), di non aver ascoltato, di esserci girati dallโ€™altra parte, di aver giustificato 77 anni di colonizzazione,  in nome della sicurezza di uno Stato, quello di Israele a spese di un popolo, quello Palestinese.

A noi italiani verrร  chiesto conto della strage di un popolo da parte di un nostro alleato, il comportamento di un Governo che supporta le azioni militari dello Stato di Israele, mantiene accordi di cooperazione e rafforza i suoi legami militari con lโ€™apparato bellico israeliano.

Mentre a Gaza si muore.

Eโ€™ necessario lavorare per una mobilitazione a partire dalla nostra realtร  per rompere il silenzio, far conoscere la strage in atto, costruire una solidarietร  diffusa verso il popolo palestinese, boicottare il governo fascista israeliano interrompendo ogni relazione diplomatica ed economica, rispettando il mandato di arresto CPI contro Netaniahu, riconoscere lo Stato di Palestina.

Si propone una manifestazione unitaria di quanti, associazioni, partiti, cittadine e cittadini, riconoscendosi nei valori della nostra Costituzione e al di lร  delle diverse sensibilitร  ed esperienze, vogliono fermare il genocidio in Palestina, fermare la guerra,  riaffermare il diritto e la giustizia internazionale.

Segretaria della Federazione di Arezzo PRC-SE 

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