Migranti, le buone pratiche attivate dal comune di Bibbiena

La gestione del percorso SAI MSNA del Comune di Bibbiena grazie allโ€™RTI NEXT degli enti attuatori Tahomร  A.p.s e Oxfam per minori non accompagnati

Bibbiena vuole raccontare il suo modello di gestione dellโ€™immigrazione con lโ€™Associazione Tahomร  e lo fa con numeri e caratteristica di una gestione virtuosa che puรฒ essere un buon modello da replicare.

 โ€œSiamo uno dei pochi comuni che ha scelto un percorso per minori non accompagnati ma non ne facciamo una bandiera politica, lโ€™obiettivo รจ solo aiutare queste persone a trovare la loro strada, la loro autonomia. Il nostro modello funziona perchรฉ ogni ragazzo viene accompagnato verso lโ€™autonomia e attraverso percorsi di inclusioni veri. Lโ€™immigrazione non puรฒ essere nรฉ lasciata a se stessa, nรฉ contrastata, ma gestita guardando sempre al bene delle persone coinvolteโ€, dice il Sindaco Filippo Vagnoli.

Melina Paluani, Presidente dellโ€™Associazione Tahomร  spiega in modo dettagliato il modello scelto da Bibbiena ormai da anni: โ€œIl sistema accoglienza di Tahomร  avviene nel contesto del progetto SAI MSNA del Comune di Bibbiena grazie allโ€™RTI NEXT degli enti attuatori Tahomร  A.p.s e Oxfam del Ministero degli Interni e si svolge allโ€™interno di 3 strutture con 6 ragazzi per ogni struttura abitativa. Il percorso scelto รจ riservato ai minori stranieri non accompagnati. Quando arrivano sul territorio italiano, vengono inseriti in strutture come quelle che gestiamo e poi seguiti passo dopo passo verso lโ€™autonomiaโ€.

I minori vengono inseriti in strutture che si trovano nel contesto cittadino e seguiti in ogni loro esigenza. Melina spiega come Tahomร  si prende cura di loro: โ€œIl percorso di integrazione deve essere costruito con passaggi precisi e non casuali: innanzitutto lโ€™apprendimento della lingua italiana, cosa questa che ha una prioritร  perchรฉ senza la lingua non possono essere autonomi. Questo avviene sia con la nostra scuola interna ma anche con le scuole del territorio e il Cpia di Arezzo con sede a Bibbiena. Questi progetti consentono loro di ottenere dei titoli che sono riconosciuti per la ricerca per il lavoro. Parallelamente ci occupiamo dei loro documenti, cosa essenziale perchรฉ senza documenti non possono crearsi un futuro. Li seguiamo con lโ€™ausilio dei nostri legali e li seguiamo dal punto di vista sanitario con lโ€™assegnazione del medico di base che fornisce loro lโ€™assistenza necessaria a beneficio della persona stessa, ma anche di tutta la comunitร โ€.

A supporto di queste attivitร  di partenza Tahomร  organizza anche una serie di laboratori fondamentali per lโ€™integrazione nel territorio oltre che per ottenere competenze utili alla loro vita futura.

La Presidente di Tahomร  spiega cosa viene proposto: โ€œAl termine di tutto questo ci sono le attivitร  di integrazione: laboratori artistici, laboratori psicologici, conoscenza dei luoghi ma anche delle persone che sono fondamentali per intrecciare rapporti per il futuro. Una parte veramente grande รจ quella dello sport. I ragazzi che lo desiderano vengono iscritti nelle squadre della zona e questo รจ uno dei modi piรน potenti e gioiosi per integrarsi e fare amicizie durature. Al termine di questo lungo percorso di accudimento, gestione e aiuto, i ragazzi piรน motivati vengono anche inseriti nelle aziende del territorioโ€.  

Da Marzo 2016 (quando ha aperto lโ€™Associazione Tahomร ) a settembre 2021, sono stati accolti con progetti mirati di accoglienza 115 migranti nei Cas, di cui 10 donne e 35 minori. Mentre dal 2021, anno in cui รจ iniziato il progetto SAI con capofila il Comune di Bibbiena, sono state 62 permanenze di Minori Stranieri non accompagnati. Le principali nazionalitร  nei Cas: Gambia, Gana, Sรฉnรฉgal Nigeria. I minorenni provengono da Bangladesh, Pakistan, Gambia, Senegal, Guinea Conakry, Albania.

 

I 18 posti nelle strutture gestite da Tahomร  a Bibbiena vanno a rotazione.

Ma cosa fanno i ragazzi una volta raggiunta la maggiore etร ? Risponde melina Paluani: โ€œQuando compiono 18 anni li inseriamo lavorativamente, quelli che seguono un percorso scolastico restano con noi per completarlo. Un esempio che ci fa piacere citare: abbiamo tre ragazzi che hanno scelto di seguire la scuola edile di tre anni ad Arezzo, e oltre quella fanno le serali per la scuola media. Una cosa bellissima per noi che rafforza anche questo percorso che abbiamo scelto di intraprendere in accordo con il Comune di Bibbiena. Noi ci siamo sempre discostati da un certo tipo di accoglienza che non valorizza la persona. Prendersi cura di questi giovani significa trattarli come conviene a un essere umano che ha bisogno certamente di assistenza materiale, ma anche di unโ€™opportunitร  per crescere e per far accrescere i propri talenti. Nel momento in cui io fornisco un ambiente idoneo seguendo con correttezza tutte le procedure di legge, mettendo in campo tutte le nostre equipe con educatori professionali, faccio in modo che questi giovani possano fiorire e dare il loro contributo di valore a questo territorio o ai territori nei quali decideranno di vivere. Se al contrario li ammassiamo distanti dalla comunitร  e li abbandoniamo a loro stessi, non solo non li rispettiamo come persone, ma non facciamo del bene neppure ai territoriโ€.

Filippo Vagnoli conclude: โ€œGli strumenti per governare in modo adeguato lโ€™immigrazione esistono e ci permettono come amministratori di comuni, attivare belle progettualitร  insieme a partner privati per fare accoglienza adeguata e offrire un percorso di vita adeguato alle esigenze dei migranti. Per noi come aree interne il tema รจ fondamentale anche dal punto di vista dello spopolamento. Ringrazio lโ€™Assessore al sociale Francesco Frenos e Ufficio sociale e Tahomร  per il grande lavoro e una gestione esemplare dei progetti ministeriali. Tutto questo dimostra che la gestione dellโ€™immigrazione non puรฒ avere una bandiera, o รจ fatta bene e nel rispetto dellโ€™essere umano, o รจ fatta male e quindi porta nocumento alla comunitร โ€.

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