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Medioetruria, il Comitato SAVA svela numeri del report RFI e attacca: “Non è fatto bene”

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Perché alla fine è stata indicata Creti come location dove far sorgere Medioetruria e non Rigutino? Quali sono i dati e i fatti che hanno fatto pendere per questa decisione?

Se lo sono chiesto in molti una volta sparsasi la notizia che RFI, a seguito dei numerosi incontri del tavolo tecnico, aveva ultimato il famoso report e quindi emesso il verdetto. Anche perché Rigutino, almeno sulla carta, avrebbe dovuto avere i numeri migliori. 

Il report RFI non è ancora pubblico. Quindi non è possibile al momento leggere direttamente le ragioni. Tuttavia il Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo (SAVA) ha avuto alcune anticipazioni a riguardo e, secondo il Presidente Matteo Galli, vi sarebbe un macroscopico errore di stima sul numero di persone che, qualora la stazione venisse costruita a Rigutino, vi si recherebbero in treno per prendere il freccia rossa. 

Rigutino – ha detto ad ArezzoWeb Informa Galli – è la location per Medioetruria che godrebbe del maggior bacino di utenza, circa 1,4 milioni di persone. Emerge però che i tecnici non hanno dato peso all’aspetto del cambio ferro-ferro. Hanno stimato che solo il 2% di quelle persone si recherebbe in treno all’ipotetica Medioetruria di Rigutino.

Secondo noi è un numero inventato, perché dalle stime fatte nello studio del 2015 si ipotizzava invece almeno un 40% di persone. E’ una percentuale totalmente diversa”. 

Galli si è spinto anche oltre, cercando di comprendere, qualora confermato, da dove venga quel misero 2% di utenza anticipato, così vistosamente diverso dal 40% scritto nero su bianco nel vecchio studio interregionale del 2015. 

Ci è venuto un dubbio. Non è che RFI ha utilizzato approssimativamente il numero di utenti di Mediopadana, ovvero quelli che da Reggio Emilia vanno in treno a Mediopadana? Sono 76 passeggeri al giorno. Se si moltiplica questo numero per 365 e tutto il resto, otteniamo 28.000 passeggeri l’anno, ovvero il 2% degli 1,4 milioni passeggeri totali. 

Se fosse così sarebbe davvero assurdo. RFI avrebbe preso e applicato in modo poco ortodosso numeri di un contesto ad un altro molto diverso, quello di Medioetruria.

La cosa peggiore però è che quella stima ha influenzato il resto dello studio. In sostanza è stata impostata una condizione iniziale, a nostro avviso sbagliata, che ha impattato negativamente sull’analisi multicriteri generale di Rigutino, e questo non va bene”

In un video il Presidente Matteo Galli ha quindi lanciato un appello alla politica.

Noi invitiamo tutti, professionisti e non, ad indagare meglio su questo aspetto del ferro-ferro, e lanciamo anche una provocazione alla politica. E’ il momento di agire: questo studio secondo noi non è stato fatto bene, vogliamo un contro report!

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