Home Cultura e Eventi Lucrezia Lombardo presenta il suo nuovo romanzo alla Libreria Edison di Arezzo

Lucrezia Lombardo presenta il suo nuovo romanzo alla Libreria Edison di Arezzo

La presentazione di “Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud” sarà accompagnata dalla mostra fotografica “I luoghi della psicoanalisi”

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Lucrezia Lombardo

Domenica 21 aprile, alle ore 18:00, presso la Libreria Edison di Arezzo, si terrà la presentazione del nuovo romanzo dell’autrice aretina Lucrezia Lombardo e intitolato “Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud”, Les Flaneurs editore. 

Il libro, che inaugura la collana “Le Innominate”, diretta da Annachiara Biancardino e dedicata alle donne di pensiero che la storia ufficiale ha messo sotto silenzio, racconta dell’ultima figlia del celebre Sigmund Freud e, a fianco di costei, ripercorre le tappe essenziali del Novecento: dalla prima guerra mondiale, sino all’avvento del Nazionalsocialismo e alle deportazioni. Anna Freud, difatti, affiancò suo padre fino alla fine, ampliando ulteriormente lo studio della psiche in direzione della psicologia dell’io e della psicoanalisi infantile.

La serata, condotta dalla narratrice Propizia Capaccioli, che interpreterà alcuni passi del libro e dialogherà con la scrittrice, sarà inoltre accompagnata da una mostra fotografica, intitolata “I luoghi della psicoanalisi” (a cura di Lucrezia Lombardo), che immortala l’appartamento presso cui Freud e la sua famiglia vissero sino al 1938, anno dell’annessione dell’Austria al Reich. Vienna, con le sue tendenze e la sua eleganza, insieme all’appartamento dei Freud, sito in Berggasse 19, saranno dunque i protagonisti dell’esposizione fotografica, che intende far toccare con mano al pubblico i luoghi della psicoanalisi, esplorando lo studio del padre dell’inconscio e alcune scene della vita quotidiana di costui.

“Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud”, è un romanzo epistolare, quasi d’altri tempi, poiché, con eleganza e passione, racconta la storia di un’intellettuale che si dedicò a tempo pieno alla psicoanalisi, metodo che, dal suo contributo, ricevette nuovi impulsi vitali, in particolare nella direzione della cura dei disturbi infantili, tanto che ad Anna Freud si deve l’apertura dei celebri “asili di guerra”, luoghi in cui vennero accolti i bambini orfani, vittime di abusi e, successivamente, i piccoli sopravvissuti ai campi di sterminio. 

Sul piano sentimentale, è noto il legame di Anna con la collega statunitense Dorothy Burlingham, ovviamente inviso alla mentalità del tempo. L’autrice Lucrezia Lombardo, nel corso del libro, cede la parola alla stessa protagonista, che si racconta in una lettera immaginaria (indirizzata a Dorothy) ma fedele alla biografia storica, per ripercorrere le tappe cruciali della vita di una donna lungimirante, indipendente e capace di grandi gesti di empatia, che ha ancora molto da insegnare: un modello da scoprire e riscoprire.
Un romanzo da accogliere come un atto d’amore verso una figura femminile che in vita non accettò mai il ruolo in cui la società del tempo avrebbe voluto costringerla, eppure post mortem è rimasta intrappolata nell’ombra del cognome paterno. Il ritratto di una mente creativa, in grado di penetrare l’anima del lettore.

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