Nella serata di venerdรฌ, personale della Squadra mobile di Arezzo diretta dal Dott. Davide Comito ha tratto in arresto due soggetti tunisini nel corso di due diverse cessioni di sostanza stupefacente.
Nello specifico, nellโambito di specifici servizi volti al contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, il personale dellโufficio investigativo, sul territorio per attivitร di osservazione, notava due soggetti uscire da uno stabile e muoversi in maniera circospetta nelle aree circostanti al palazzo, come se fossero in attesa di qualcuno.
A questo punto il personale operante procedeva al controllo dei due, i quali, manifestando segni di nervosismo e di scarsa tranquillitร , venivano quindi sottoposti a perquisizione personale.
La perquisizione restituiva esito positivo in quanto uno dei due soggetti veniva trovato in possesso di diverse dosi di hashish, mentre lโaltro con addosso diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Veniva pertanto deciso di estendere la perquisizione al domicilio dei due ed anche in questo caso venivano rinvenute allโinterno dellโabitazione altre dosi di sostanza stupefacente per un totale complessivo di 50 grammi di hashish e 25 grammi di cocaina, oltre a diverso materiale per il taglio e il confezionamento e ad una somma in denaro contante pari ad euro 1420, in banconote da piccolo taglio, verosimile provento dellโattivitร di spaccio.
I due cittadini stranieri, quindi, sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e indagati ai sensi dellโart. 10 bis d.lgs n. 286/1998 per la violazione delle norme in materia del Testo Unico sullโimmigrazione. Dellโarresto veniva data notizia al P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, il quale disponeva la celebrazione del rito direttissimo per lโindomani mattina.
Allโesito dellโudienza lโarresto veniva convalidato e ai due soggetti veniva applicata dal Giudice la misura del divieto di dimora allโinterno del Comune di Arezzo.
Si precisa che nei confronti degli, sussiste la presunzione di innocenza, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.