La musica dell’incontro che porta alla Casa Circondariale

Si concluderà nei prossimi giorni il laboratorio musicale curato dai musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo presso la Casa Circondariale di Arezzo.

Il laboratorio si è svolto nell’ambito del progetto “Saràbanda”, realizzato con il contributo del Comune di Arezzo, Assessorato alle Politiche per l’integrazione e del Cesvot, in collaborazione con Officine della Cultura.

Il percorso, articolato in sei incontri di due ore ciascuno, ha coinvolto 15 detenuti, alcuni dei quali alla loro prima esperienza musicale.

In ogni incontro, guidati da un piccolo gruppo di musicisti dell’OMA, i partecipanti hanno avuto l’occasione di avvicinarsi alla musica come strumento di espressione, dialogo e scoperta reciproca.

In un clima di ascolto e fiducia la musica si è così trasformata in un linguaggio comune capace di superare barriere linguistiche, culturali e sociali, valorizzando le tradizioni e le esperienze di vita dei singoli partecipanti.

Il percorso vedrà il suo punto conclusivo in un concerto presso la Casa Circondariale di Arezzo che si terrà mercoledì 29 ottobre, con la partecipazione di una formazione ridotta dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.

Nell’occasione i detenuti che hanno preso parte al laboratorio si esibiranno insieme ai musicisti in un momento di condivisione e restituzione collettiva celebrando la musica come momento di incontro, dialogo e riscatto.

«Entrare in carcere con la musica significa prima di tutto portare ascolto – spiega Massimo Ferri, ideatore del progetto oltreché musicista sul palco -.

Non si tratta solo di insegnare a suonare, e difatti alcuni tra i partecipanti, senza esperienza, hanno dato il proprio contributo cantando, altri suonando strumenti a percussione messi a disposizione dall’OMA, ma di creare uno spazio dove le persone possano ritrovare voce, ritmo e relazione.

La musica diventa così una forma di libertà possibile, anche dentro un luogo chiuso: un modo per riscoprire sé stessi e la propria storia, insieme agli altri.»

La musica, nel progetto Saràbanda, è un’occasione per riscoprire competenze e radici culturali, per mettersi alla prova e mettersi in gioco, restituendo valore e dignità a contesti spesso dimenticati o colpevolizzati.

Un percorso che conferma ancora una volta come l’esperienza musicale, così come portata avanti dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, sia strumento di integrazione, relazione e libertà, capace di generare legami anche nei luoghi dove sembrano più difficili da immaginare.

Ulteriori informazioni: www.orchestramultietnica.net – www.officinedellacultura.org.

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