MARCIANO DELLA CHIANA – Dal 23 marzo al 14 aprile 2024 la Rocca di Marciano, in Borgo dei Medici 1 a Marciano della Chiana (AR), ospita โItinerari plurimiโ, mostra personale di Giuliano Censini.
Sabato 23 marzo, alle ore 17.30, ci sarร lโinaugurazione ufficiale presentata da Marco Botti, autore del testo critico.
Lโesposizione, patrocinata dal Comune di Marciano della Chiana, sarร visitabile lunedรฌ, mercoledรฌ e venerdรฌ con orario 10-12.30, sabato e domenica con orario 15-17.30.
LA MOSTRA
Fuoco, acqua, aria e terra. Non ci sono cosmogonie o antiche dottrine per spiegare lโorigine dellโuniverso, a Occidente e Oriente, che non siano state caratterizzate dai quattro elementi, dal cui equilibrio dipenderebbe il cosmo, inteso come sistema ordinato. La teoria dei quattro elementi puรฒ essere una chiave per aprire quellโaffascinante scrigno che racchiude lโarte di Giuliano Censini.
Gli ultimi anni, per lโautore torritese, sono stati importanti per fare bilanci e indagare il senso della vita e le proprie radici attraverso il ricordo. Sono nate cosรฌ le opere esposte nella stupenda cornice della Rocca di Marciano, centro polifunzionale ed espositivo ubicato allโinterno di una delle architetture militari piรน caratteristiche del territorio aretino.
In โItinerari plurimiโ i colori tipici del linguaggio โcensinianoโ ci sono tutti. La passionalitร e la forza ardente dei rossi, la spiritualitร dellโazzurro, il bianco come voglia di ripartire, equilibrio e purezza, i marroni di Madre Terra e infine lโoro, da sempre cuore alchemico delle composizioni del pittore, attorno al quale convogliano la materia e le altre cromie.
Osservando ancora le opere di Censini, noteremo una parte superiore piรน scura, che degrada d’intensitร man mano che si scende. In quel buio รจ archiviata la โscatola neraโ dove sono conservate le memorie e il vissuto che si confrontano sia con lโattualitร transitoria, fragile e in evoluzione, sia con un futuro ancora da svelare. Il nero, quindi, non ha unโaccezione negativa, perchรฉ simboleggia il passato custodito e il punto di partenza per aprirsi alla rinascita e alle novitร .
Lโartista sperimenta combinando e inserendo materiali diversi, con lโobiettivo di fissare sulla tela o sulla tavola le suggestioni suggerite da un mondo perduto e poi ritrovato.
Pare di vederli, attraverso lโinconfondibile linguaggio astratto e le complesse campiture cromatiche, i poderi coltivati della Val di Chiana e della Val dโOrcia, luoghi che Censini respira da sempre ma che negli ultimi anni riesce a magnificare come mai aveva fatto prima. I solchi dei campi diventano graffiti, la luce e le atmosfere che scandiscono le stagioni e i vari momenti della giornata vengono resi magistralmente grazie a stratificazioni materiche e di colore. Lโautore cattura i segni di una terra miracolosamente plasmata dalla natura e dal sudore dellโuomo, restituendoli allโosservatore nella loro essenza piรน ancestrale. Alcune opere esposte omaggiano invece il mare, che da sempre rimanda alla dimensione dellโinconscio, alla purificazione e alla rinascita dopo un periodo negativo. Per lโartista la vastitร marina e il suono delle onde diventano tramiti per liberare la mente, trovare la tranquillitร e riconnettersi con lโambiente.
Gli โItinerari plurimiโ di arte e vita di Giuliano Censini fluiscono e si completano con delle steli dipinte, in cui il messaggio del pittore si fa piรน intimo ed enigmatico, e dei totem che accolgono alcuni bronzetti realizzati con la tecnica della microfusione a cera persa, nei quali il filo conduttore รจ lโincontro/scontro tra realtร diverse che alla fine diventa dialogo. Nel segno della speranza si chiude cosรฌ la mostra di un autore che riesce con rara sensibilitร a raccontarci un mondo in cui cโรจ spazio per la poesia e il piacere di contemplare in silenzio, con profonda commozione, quello che ci circonda.
LโARTISTA
Giuliano Censini nasce a Sinalunga (SI) nel 1951, ma vive e opera a Torrita di Siena (SI). Dopo essersi diplomato allโIstituto dโarte โPiero della Francescaโ di Arezzo, frequenta i corsi della facoltร di Architettura dellโUniversitร degli Studi di Firenze e consegue lโabilitazione per lโinsegnamento di discipline artistiche e storia dellโarte.
Dal 1973 al 2010 รจ docente di Design e Progettazione dellโoreficeria negli Istituti dโarte di Macerata, Pistoia, e per oltre trentโanni, allโIstituto dโarte di Arezzo. Dal 1975 al 1977 frequenta, sotto la guida di Remo Brindisi, i corsi di disegno allโAccademia di Belle Arti di Macerata. In quegli anni la sua attivitร espositiva si fa sempre piรน intensa.
Gli anni Ottanta e Novanta sono caratterizzati da soggiorni-studio nelle principali capitali europee dove studia e approfondisce le varie correnti artistiche. Grazie a queste esperienze, Censini arricchisce la sua tavolozza, maturando nuove espressioni e tecniche che lo portano a esaltare, in un intimo percorso, i segni della sua amata Toscana.
Nel corso degli anni, oltre ad aver progettato varie opere pubbliche di carattere pittorico e scultoreo, Censini ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e allโestero. I suoi lavori sono presenti in musei, enti e amministrazioni pubbliche, ma anche in collezioni private di tutto il mondo. (www.giulianocensini.it)
Ufficio Stampa
Giuliano Censini