Intervista alla giovane Mikhailovskaya, cittadina ucraina

di Stefano Pezzola

L’origine dei cognomi ucraini è una lunga storia iniziata diversi secoli fa.
Molti sono più antichi del russo e persino dell’inglese.
Qualche giorno fa sono riuscito a contattare Mikhailovskaya Yushchenko, giovane donna ucraina di 34 anni, fuggita da Kiev assieme alla mamma, aiutata economicamente dal fratello che lavora come ingegnere nella Silicon Valley in California.
Adesso si trovano in Germania, ospiti di amici di famiglia.
Il suo antico cognome – mi dice – significa figlia di Yuska.
Parla correntemente l’inglese e sta studiando da qualche anno italiano ascoltando le nostre canzoni e leggendo qualche libro.

Ogni persona è unica e Mikhailovskaya è davvero unica per gentilezza e pacatezza con la quale decide di rispondere ad alcune mie domande.
Apprendo subito che il governo ucraino nel 2020 ha presentato Diia, un’app digitale che combina carta d’identità, passaporto, licenza, libretto di vaccinazione, registrazioni, assicurazione, rimborsi sanitari e prestazioni sociali.
“Uno dei sistemi di identificazione digitale gestiti dal governo più espansivi al mondo, pari a quelli utilizzati in Cina” mi ricorda accennando una smorfia.

Ciao Mikhailovskaya, che cosa è allora di preciso Diia?
Devi innanzitutto sapere che in ucraino, la parola Diia significa azione.
E’ anche un acronimo nella nostra lingua che significa “Lo Stato e me”.
L’app per smartphone è stata lanciato ufficialmente nel febbraio 2020, con lo scopo – ha raccontato alla televisione Zelensky – di combinare tutti i servizi pubblici in un unico documento di riconoscimento.
Il progetto è stato chiamato “State in a Smartphone” e questo documento digitale, simile al vostro Green Pass, è stato considerato equivalente, intendo a livello legale,  alle versioni cartacee,.
Probabilmente siamo stati il primo paese in Europa a farlo, ma non sono sicura.

Come è stato accolto dal popolo ucraino questo nuovo sistema di identificazione digitale?
Alla televisione hanno raccontato che circa 14 milioni di ucraini hanno accettato di utilizzare Diia, molti come  me non hanno scaricato questa app. perché la consideriamo soltanto un marchio nazionale.
All’interno dell’app – ho potuto verificare da una amica che l’aveva installata – ci sono la carta d’identità, il passaporto, patente di guida, certificato di immatricolazione della macchina, polizze assicurative, documenti fiscali, certificati di nascita e chiaramente il certificato vaccinale Covid-19.

Chi ha elaborato questo progetto digitale?
L’app Diia è stato in gran parte elaborato e sviluppato da Mykailo Fedorov, il ministro digitale dell’Ucraina.
Fedorov anni fa aveva fondato una startup digitale che lo ha portato ad essere assunto dal Presidente Volodymyr Zelensky come social manager per le elezioni.

L’app Diia ha funzionato quindi principalmente come un passaporto vaccinale, una sorta di green pass all’italiana?
Non conosco in modo approfondito il vostro green pass.
Posso dirti che il governo ucraino ha reso disponibili i certificati digitali del vaccino COVID nel luglio 2021, oggi parte integrante al 100% dell’applicazione Diia.
Il governo ha sviluppato tre tipi di pass vaccinali all’interno dell’app: due per scopi nazionali (una o due dosi del vaccino Covid-19) ed un certificato internazionale per scopi di viaggio.
Posso dirti che queste restrizioni hanno portato a mobilitazioni pubbliche contro i passaporti vaccinali anche e soprattutto nella città di Kiev già dall’ottobre 2021.

Quindi tutta la popolazione ucraina si è sottoposta a vaccinazione contro il Covid-19?

Credo che a fine anno poco più del 27% della popolazione ucraina fosse completamente vaccinata, di certo uno dei livelli più bassi in Europa.
Tuttavia, l’app Diia è stata utilizzata anche per incentivare la vaccinazione: a partire dal mese di dicembre scorso, il governo ucraino ha lanciato un programma in denaro per premiare i cittadini di età pari o superiore a 14 anni in grado di dimostrare di essere stati vaccinati contro il Covid.
Il premio? 1.000 grivna, circa 35 dollari.
Dal mese di marzo coloro che accettano un altro richiamo ricevono 500 grivna pari a 17 dollari.
Posso però dirti che la fiducia di cittadini ucraini nei confronti del governo è andata diminuendo nell’ultimo anno, nonostante incentivi e promesse.
Qualche mese fa all’Ucraina è stato accordato un prestito di 150 milioni di dollari della Banca Mondiale per accelerare le vaccinazioni contro COVID-19.
Denaro in gran parte speso per sensibilizzare i cittadini e per l’implementazione dell’app Diia, non per aiutare chi ha perso il lavoro o chi è in difficoltà economica.

Sei scappata dal tuo paese per fuggire dalla guerra?
Il mio paese è bellissimo, ci sono nata ma avevo deciso di andarmene con l’aiuto di un mio familiare che vive in California, già molti mesi fa.
Il sogno era di venire in Italia, per il momento mi sono fermata con mia mamma in Germania, ad Hurth, a pochi chilometri da Colonia.

Grazie Mikhailovskaya, in bocca al lupo per tutto.
Grazie a te.

© Riproduzione riservata

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