Il laboratoro di Patologia Clinica Molecolare del San Donato dal 2019 svolge un progetto di ricerca per valutare l’efficacia della biopsia liquida nella diagnosi di tumori attraverso un campione di sangue.
Un aiuto in fase di diagnosi e un supporto nell’individuare la terapia più idonea al paziente affetto da tumore.
Sono questi i contributi che il laboratorio di Patologia Clinica Molecolare offre ai medici. Un settore che fa capo al Dipartimento di Medicina di laboratorio e Trasfusionale diretto dal dr. Agostino Ognibene .
Una equipe di laboratorio formata da 9 persone di cui 4 dirigenti biologi e 5 tecnici di laboratorio che lavora sotto la guida del dr. Alessandro Pancrazzi .
L’80 per cento dell’attività del laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale San Donato di Arezzo è improntata sulle indagini oncologiche.
uno è il tessuto che arriva da biopsia o da intervento chirurgico e l’altro è un campione liquido che può essere sangue ma non solo. In questo ultimo caso parliamo di biopsia liquida».
«La biopsia liquida è una tecnica che si sta consolidando negli ultimi 10 anni nell’ambito della diagnostica ospedaliera e della ricerca – prosegue Pancrazzi – ed è basata sullo studio del DNA circolante.
Nella maggior parte dei casi la biopsia liquida ci consente di vedere se ci sono alterazioni tumorali sul DNA circolante, individuare la natura di tali mutazioni e di aiutare l’oncologo nella diagnosi.
È una tecnica grazie alla quale si possono selezionare scelte terapeutiche mirate (Target Therapy)».
«La biopsia liquida fornisce risposte esaurienti ma non è diffusa per tutti i tumori – aggiunge il dr. Pancrazzi -.
È uno strumento aggiuntivo ma non alternativo: la usiamo soprattutto per le neoplasie polmonari quando è difficile inserire un ago nella sede tumorale e prelevare campioni di tessuto da analizzare.
La biopsia liquida, inoltre, ci permette i monitoraggi terapeutici: con un semplice prelievo di sangue, richiesto dal medico specialista, si può ottenere una risposta sull’efficacia della terapia scelta».
Dal 2019, anno nel quale il Dr. Pancrazzi è giunto in forza al San Donato, è stato avviato un progetto di ricerca per la biopsia liquida in ambito oncologico. Oltre 80 pazienti affetti da varie patologie tumorali sono stati inseriti nel protocollo.
Facendo una diagnosi accurata possiamo aiutare a prevenire e rallentare la progressione, riducendo la probabilità che queste malattie evolvano in leucemia e permettendo allo specialista ematologo di valutare scelte come il trapianto di midollo osseo».
Il laboratorio di Patologia Clinica Molecolare si occupa anche dello studio delle malattie ereditarie quali celiachia, trombofilia ed emocromatosi.