Uno che sente annunciare la โprima lezione di Diritto Romanoโ, probabilmente o deve dare un esame allโuniversitร o scappa a gambe levate.
Ma conoscendo i soggetti che ne discutevano, si potevano ben capire che sarebbe stato bel altro. Cosรฌ lโincontro organizzato per presentare un libro, si รจ trasformato in un racconto articolato e pieno di riferimenti storici e di attualitร , sul valore che ancora oggi ha il diritto romano sulla nostra vita quotidiana.
Il professor Emanuele Stolfi, docente di Diritto romano alla facoltร di Giurisprudenza di Siena e lโavvocato Giuseppe Fanfani, giร sindaco di Arezzo, deputato, membro del Csm e autentico principe del foro aretino, hanno sciorinato i loro saperi e messo sul piatto argomentazioni uniche per far comprendere ad esperti e neofiti che senza il diritto romano non ci sarebbero stati i nostri codici civili e penali di oggi.
E che chi mette nero su bianco leggi e modifiche inerenti interessi giuridici di tutti i cittadini, non puรฒ evitare di confrontarsi con quel diritto scritto 2000 anni fa che non ha mai mancato di essere attuale.
Organizzato dalla facoltร di Giurisprudenza di Siena, dalla Fraternitร dei laici, dallโordine degli avvocati di Arezzo, dalla sezione locale dellโUnesco, il botta e risposta fra Fanfani e Stolfi ha toccato temi salienti del rapporto fra diritto antico e diritto cogente.
Una discussione di spessore e valore, ospitata nella sala Pieve del palazzo di Fraternita, che ha consentito agli avvocati presenti di ottenere anche crediti per la formazione professionale.