All’inizio di Ottobre, per la seconda volta, si commemora una grande insurrezione palestinese, avvenuta il 7 Ottobre 2023.
Si tratta di commemorazioni di lotta, di una lotta autentica che non nasconde la rabbia, il dolore e un’irriducibile volontà d’azione. Quell’insurrezione rompeva le uova nel paniere ad un piano imperialista del ticket USA/UE/Israele.
Il piano prevedeva l’incarceramento dei palestinesi in piccole riserve, sotto la tutela dei tirapiedi regionali degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e del loro sanguinario burattino sionista.
Il nome biblico dato a questo piano – Accordi di Abramo – rientra nello stile solenne delle grandi stragi sioniste. I palestinesi dissero no, e insorsero!
La Resistenza palestinese, vecchia di un secolo, organizzò e guidò l’insurrezione.
Tutta la Resistenza agì unita, in tutte le sue componenti, comprese quelle – importantissime! – che lottano dalle carceri israeliane.
L’insurrezione del 7 Ottobre è stata descritta dalla stampa e dalle televisioni occidentali sulla base di veline passate alle redazioni dai comandi dell’esercito israeliano.
Si può facilmente capire che cosa è stato inventato e che cosa è stato nascosto. Le televisioni e la stampa funzionanti dentro i meccanismi sistemici dell’imperialismo hanno stravolto e spregiudicatamente deformato un episodio di guerra di popolo;
e, contemporaneamente, hanno nascosto la carneficina sui potenziali ostaggi compiuta programmaticamente dall’esercito israeliano.
Lo scatenamento del genocidio è iniziato subito dopo, quando i circoli imperialisti della NATO e del Sionismo si sono resi conto che una Rivoluzione anticoloniale radicale erompeva dalla Palestina, e che tale Rivoluzione avrebbe potuto rompere un anello importante della catena imperialista.
L’imperialismo occidentale ha aperto, sta aprendo e sta alimentando senza sosta fronti di guerra in tutto il mondo, dalla Palestina ai confini della Russia e all’Ucraina, dal Congo al Venezuela, minacciato con le portaerei.
I popoli europei sono stati stretti nella morsa di un militarismo che li vuole armati e pronti alla guerra, di cui i capi politici parlano ormai con un tono da Cadorna.
La Resistenza palestinese che ha fatto della Palestina l’accusatore mondiale dell’Imperialismo occidentale, irrompe in questa scena allarmante da Terza guerra mondiale come un fattore di mobilitazione e di lotta di formidabile efficacia.
Questo significa che l’insurrezione palestinese ha un’onda lunga e che un nuovo internazionalismo anticapitalistico ed anticoloniale può nascere in suo nome.
Attenzione però ai “cavalli di Troia” dell’Imperialismo. Quanti ne vengono fabbricati: il riconoscimento dello Stato palestinese che non c’è, e che sembra qualcosa di molto simile al vergognoso raggiro liquidato dall’insurrezione del 7 Ottobre;
l’uso paternalistico e neutrale degli aspetti patetico-umanitari della inimmaginabile situazione di Gaza e della Cisgiordania;
l’affievolirsi della combattività antimperialista dei movimenti suscitati dalla Rivoluzione del 7 Ottobre, sempre più vagamente solidaristici, monotematici e angusti, e ormai esposti al rischio di divenire lo stereotipo PROPAL;
lo spostamento d’attenzione dalla Resistenza palestinese alle iniziative più spettacolarizzabili di movimenti solidaristici occidentali.
Ma il rischio più grande è quello di oscurare, con una visione ristretta della Palestina, il fatto conclamato e dirompente che la Palestina è il mondo e che l’Occidente imperialistico globale va combattuto su tanti fronti interconnessi.
E il fronte di lotta in cui siamo coinvolti in Europa è quello impostoci da un ciclo capitalistico comandato dalla NATO e dal riarmo europeo.
Lottiamo a fianco dei palestinesi, in un orizzonte comune, sostenendoci a vicenda, consapevoli che il genocidio potrà cessare soltanto se arrestiamo la macchina militare ed economica dell’Occidente globale.
E la lotta prosegue per noi nel fronte interno, a Roma Sabato 4 Ottobre, partecipando alla manifestazione nazionale “Stop al genocidio! Fermiamo il sionismo con la resistenza!”.
Il Collettivo MillePiani parteciperà ed invita a partecipare. L’appuntamento è per sabato mattina, con partenza dalla Stazione FS di Arezzo, per raggiungere Roma con il treno regionale delle 10,07.
Collettivo MillePiani – 1 ottobre 2025