Home Attualità Il chiosco del Parco Mancini “posto di servizio” del Carabiniere di quartiere

Il chiosco del Parco Mancini “posto di servizio” del Carabiniere di quartiere

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Da qualche settimana il chiosco del Parco Mancini è stato ripulito, transennato e chiuso con tanto di lucchetto massiccio. Bene, l’Osservatorio DEMOS dei cattolici democratici aveva segnalato settimane fa lo stato di abbandono e fatiscenza dei locali posti tra parco e stazione ferroviaria, rifiuti e materassi sdruciti, bottiglie e cartacce ne “celebravano” l’inno all’incuria di un posto che vede il passaggio di tanti viaggiatori e numerosi studenti, di giovani che si avviano verso la magnifica sede universitaria posta nel Pionta o tornano verso la Stazione per prendere il loro treno.

Era uno spettacolo indecoroso! DEMOS iniziò settimane fa, sostenuto dalla stampa cittadina, agenzie e quotidiani, una campagna d’opinione per risistemare il manufatto. Un primo positivo passo è stato fatto: il chiosco non è più uno scarico d’immondizia e degrado in una delle zone centrali di Arezzo per servizi e transito.

Ora che farne? Quale la destinazione d’uso?

Prima di tutto è decisivo porre la struttura in condizioni di agibilità, resa sicura, legalmente utilizzabile ai fini della sicurezza preventiva di un angolo di Arezzo, tra Saione e Pescaiola, tra il Pionta e la Stazione Ferroviaria, che va costantemente monitorato per prevenire la microcriminalità e lo spaccio della droga.

Ci piace pensare al chiosco riadattato del parco Mancini come alla sede del Carabiniere di quartiere.

È un’idea che sottoponiamo all’attenzione dell’amministrazione comunale e del Comando provinciale della compagnia dei Carabinieri di Arezzo.

La proposta dei cattolici democratici  di DEMOS risponde all’esigenza di una sicurezza fatta di prevenzione territoriale e di alta professionalità informativa e investigativa, tra l’altro potrebbe essere un magnifico esempio di concertazione tra Comune di Arezzo e l’Arma dei Carabinieri.

Chi dormiva sui materassi consunti del chiosco? Chi potrebbe ritornarci? Chi dorme anche in questi giorni in prossimità del supermercato a latere del Parco Mancini? Quella dei senza casa è una questione sociale aretina che c’interessa? Sono tanti gli edifici pubblici, anche comunali, chiusi e vuoti. La nostra non è richiesta polemica ma attesa, condivisione, sostegno all’amministrazione pubblica che realizzerà, oltre l’attuale  ricovero della Caritas in via Fonte Veneziana di cui mettiamo in risalto il grande aiuto solidale, il Dormitorio Sociale di Arezzo.

È decoro, è civiltà, è comunità!

 DEMOS  Osservatorio cattolici democratici

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