Giuseppe Giorgi: La Politica ascolti la comunità

Quale Arezzo per gli ultimi anni ’20 e i primi anni ’30?

È tempo che si rompa il silenzio assordante su quale città pensiamo, sulle attese della comunità.

È la politica, quella bella, che non può “ suicidarsi “ attorno ai cognomi ma nomi e cognomi che pensano Arezzo?

C’è bisogno non di una semplice coalizione autoreferenziale ma di una Alleanza programmatica emersa da una partecipazione che costruisca nella comunità e con la comunità AREZZODEMOCRATICA.

Arezzo da 10 anni versa in degrado, le sue strade sono piene di buche, il decoro cittadino è in caduta libera, il traffico è peggiorato, alle rotonde gli ingorghi sono la regola, non c’è un piano di sviluppo del Turismo di qualità, gli avvenimenti culturali sono episodici, senza un brand cittadino riconoscibile, l’assenza di una politica ambientale che invece i Comitati meritoriamente propongono è lampante, le povertà aumentano, i senza casa abbandonati e tanti edifici comunali vuoti, i drop out scalano le classifiche nazionali ( vedasi abbandoni scolastici ), l’insicurezza aumenta dal Parco Mancini alle antiche strade di Arezzo, le frazioni ( le nostre Centocittà ) sono lasciate sole..

Alleanza programmatica quinquennale significa aprirsi all’ascolto, alle attese di cittadinanza, organizzando un percorso comunitario nei quattro quartieri e tutte le frazioni della città, con una grande mobilitazione ad iniziare dall’associazionismo, dai Comitati, dai movimenti, dalle rappresentanze sindacali . La Politica ascolti davvero la comunità.

Arezzo ha eccellenze che la nobilitano nel mondo, perché la politica non interpella “ i capitani coraggiosi “ aretini? Non solo per sondarne le intenzioni ma per conoscerne le idee , le proposte le attese su Arezzo intermodale dalla posizione geografica strategica per uno sviluppo plurifunzionale.

Questi imprenditori, studiosi, artisti, vanno ascoltati, coinvolti, altrimenti il provincialismo chiuso atterrerà Arezzo.

Penso ad esempio a Patrizio Bertelli munifico mecenate e amante di Arezzo: la Buca di San Francesco, il restauro della Pieve, l’impresa titanica del recupero dell’area ex Lebole, sono lì a testimoniare un interesse che aiuta a disegnare AREZZO FUTURA.

Arezzo della cultura e turismo di qualità, Arezzo della manifattura produttiva, Arezzo della salute tra territorio e ambiente, Arezzo tra decoro e sicurezza, con progetti concreti, fattibili, con finanziamenti e tempi definiti. Arezzo ha bisogno di una riconoscibilità toscana. italiana, internazionale.

È essenziale per lo sviluppo di Arezzo e la sua provincia, visto l’ottimo risultato elettorale del PD provinciale,  che la nuova giunta della Regione Toscana abbia una presenza aretina in un ruolo di governo significativo!

È tempo per Arezzo di rimettere in moto la partecipazione, la democrazia comunitaria. L’Alleanza di AREZZODEMOCRATICA investa sulle proposte programmatiche dei Consigli Comunitari dei 4 Quartieri e delle Frazioni geografiche, dell’Assessorato alla Pace ( Arezzo, La Verna, Camaldoli ), di Arezzo Capitale italiana della Cultura con la sua Città dei Grandi. AREZZO SOLLEVATI!

Si può fare, aver cura di Arezzo. Mi piace pensare a percorsi di partecipazione comunitari virtuosi, limitrofi ai nostri territori, penso a quelli condotti dalla Governatrice dell’Umbria Stefania Proietti e dalla Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.

Ascoltare, partecipare, imparare, investire in comunità, con l’Alleanza AREZZODEMOCRATICA si può fare.

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