Comune di Arezzo: la delibera sui centri di aggregazione sociale

Consiglio Comunale 29 febbraio 2024: la proposta di deliberazione di iniziativa consiliare per la modifica del regolamento dei centri di aggregazione sociale

Illustrata dal capogruppo di Arezzo 2020 per cambiare a sinistra Francesco Romizi la proposta di deliberazione di iniziativa consiliare per la modifica del regolamento dei centri di aggregazione sociale.

โ€œLโ€™obiettivo รจ quello di sviluppare nuove forme di partecipazione dei cittadini di Arezzo alle vicende amministrative locali a partire da un rilancio e un nuovo ruolo dei cas. Vari Comuni capoluogo hanno attivato forme di decentramento dopo la fine delle circoscrizioni. Ad Arezzo esiste giร  unโ€™ossatura organizzativa rappresentata dai centri di aggregazione sociale, con le loro strutture e i loro organismi previsti dallo statuto e dal regolamento comunale, con una copertura territoriale che investe praticamente tutti i quartieri e le frazioni.

Quindi: partiamo da questi e allarghiamone le funzioni, pensandoli come spazi per organizzare in forma strutturale e continuativa iniziative consultive o propositive su questioni rilevanti o sui principali documenti di programmazione.

Non possiamo infatti lasciare tutto a meccanismi spontanei che si attivano di volta in volta ma occorre stabilire una prassi istituzionale certa e cogente. Lโ€™attuale regolamento impedisce inoltre alle forze politiche di organizzare unโ€™iniziativa in un cas e chiedo che questa previsione venga cassata per tornare a permetterlo. Forze politiche non necessariamente rappresentate in Consiglio Comunale come possono essere oggi Noi Moderati o Azione, purchรฉ in linea con i valori costituzionaliโ€.

Marco Donati: โ€œnel febbraio 2021 abbiamo discusso un atto di indirizzo di Scelgo Arezzo che tendeva a favorire la partecipazione tramite i centri civici di ascolto. Venne bocciato ma non abbiamo cambiato idea: questi spazi sono importanti e vanno valorizzatiโ€.

Francesco Lucacci: โ€œho cominciato la mia attivitร  politica in una circoscrizione. Ritengo perciรฒ che ripensare alla partecipazione sia utile ma ripartendo proprio dalle circoscrizioni nei Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, assumendosi la responsabilitร  sullโ€™errore compiuto quando sono state abolite.

E dovrebbe essere una battaglia di tutti, trasversale. Noto perรฒ che non รจ cosรฌ perchรฉ la modifica odierna trasformerebbe i cas in luoghi di dibattito politico, nel momento in cui, peraltro, lo stesso dibattito sta radicalizzandosi pericolosamente. Non serve questa modifica per parlare di unโ€™antenna o di un argomento che ha determinato la nascita di un comitato. รˆ giร  cosรฌ.

Lo potete fare organizzando un incontro come gruppo consiliare. Perchรฉ non succede? Volete solo portare i partiti nei centri che si trasformerebbero in forme di disaggregazione sociale subendo una spallata definitivaโ€.

Michele Menchetti si รจ dichiarato favorevole e con un emendamento ha chiesto che in occasione di un incontro i manifesti e i volantini di carattere politico siano esposti solo per periodi di breve durata. Lโ€™emendamento รจ stato fatto proprio da Romizi.

Anche Donato Caporali ha manifestato preoccupazione โ€œper lo scollamento tra periferie e politica, basta guardare i dati sullโ€™astensionismo che รจ superiore in aree sempre piรน marginali. Partecipazione รจ democrazia e questโ€™ultima รจ vivificata dai partiti che non sono entitร  astratte. Vogliamo spronare unโ€™amministrazione inerte per 8 anni sul temaโ€.

Vittorio Giorgetti ha sostenuto โ€œche la proposta vorrebbe legare le decisioni dellโ€™amministrazione a preventivi confronti con i cittadini tramite i cas che insistono nella zona interessata. Su questโ€™ultimo punto potrei anche essere dโ€™accordo. Anche sul primo punto, sullโ€™apertura dei cas ai partiti politici, non sarei contrario anche se tale sviluppo risulta piรน funzionale alle formazioni politiche appartenenti alla sinistra. Impegnare i partiti sul territorio garantisce maggiori spazi per tutti. Ma il punto sul โ€˜divieto di propaganda ai valori contrari alla Costituzioneโ€™ mi insospettisce: lo trovo innanzitutto superfluo, giacchรฉ a un partito che non rispetti tali valori gli รจ vietato costituirsi. Chi lo deciderebbe di cassare o meno unโ€™iniziativa? Non รจ che questa strada apre a un uso strumentale della Costituzioneโ€?

โ€œCaricare i cas โ€“ ha rilevato il vicesindaco Lucia Tanti โ€“ di questo impegno mi pare una scelta sbagliata ed eccessivamente esagerata. La politica ha bisogno di regole ma non di procedimenti che lasciano alla fine piรน dubbi che certezze in merito ai problemi da risolvere. Il ragionamento sulla rappresentanza territoriale รจ serio ma non serve una spilla in piรน da appuntarsi al petto o prendere quel che cโ€™รจ per riempirlo con quello che non cโ€™รจ. E oggi quel che manca รจ un decentramento democratico nei Comuni capoluogo. La rappresentanza non si enuclea in un incontro di partito. Ritengo quindi sbagliata la soluzione proposta che rischia di affossare uno strumento delicato come i casโ€. Le considerazioni di Lucia Tanti sono state condivise da Simon Pietro Palazzo. La delibera รจ stata respinta con 16 voti contrari e 9 favorevoli.

Uff. Stampa Comune Arezzo

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