Un appello alle istituzioni per tutelare e salvaguardare le tombe storiche presenti nei cimiteri del territorio.
A lanciarlo è l’Istituto del Nastro Azzurro fra Decorati al Valor Militare di Arezzo che ha inviato una lettera ai sindaci e alle autorità della provincia per richiamare l’attenzione sull’importanza di proteggere i luoghi di sepoltura caratterizzati da valore storico, civico e culturale, mettendo in campo azioni utili per tramandare la memoria collettiva testimoniata da monumenti, lapidi e cippi di pregio artistico.
La richiesta dell’ente morale è di prevedere interventi capaci di restituire centralità ai cimiteri come luoghi di identità e di cultura attraverso il coinvolgimento di scuole e associazioni per trasmettere alle future generazioni il ricordo di uomini e donne che, con la loro vita, hanno contribuito ad affermare valori di libertà, democrazia e patria.
L’Istituto del Nastro Azzurro ha evidenziato come tumulazioni di caduti in guerra, decorati al valor militare o eroi risorgimentali siano presenti in cimiteri nell’intera Provincia di Arezzo che custodiscono, dunque, i sepolcri di personaggi collegati alla storia locale e nazionale.
“Riteniamo fondamentale”, riporta la lettera, “restituire centralità ai cimiteri come luoghi di identità e di cultura per valorizzare, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole, il significato storico e civile delle tombe e delle figure che vi sono sepolte.
Oggi più che mai è fondamentale proteggerle, onorando al contempo chi ha sacrificato la propria vita per un ideale e per la Patria”.
L’appello alle istituzioni è di impedire lo smantellamento di tali testimonianze storiche anche nel caso di sepolture in stato di abbandono, di concessioni scadute o di assenza di eredi del defunto.
L’Istituto del Nastro Azzurro evidenzia l’importanza di valutare, in occasione di operazioni di esumazione o estumulazione, il valore storico e civico per provvedere alla conservazione delle sepolture, delle lapidi e dei cippi di pregio.
La richiesta, allo stesso tempo, è di procedere anche a promuovere un censimento delle sepolture di pregio storico e artistico per individuare e custodire nel tempo questo prezioso patrimonio.
“L’istituzione pubblica”, ribadisce il documento firmato dal cavalier Stefano Mangiavacchi, presidente dell’Istituto del Nastro Azzurro, “è chiamata non a rimuovere ma a custodire con sensibilità e rispetto questo patrimonio funerario, restituendone i segni e i valori che rappresentano una memoria collettiva.
Nelle epigrafi incise sulle tombe si leggono sentimenti intensi e storie di vita personale e sociale che sono parte integrante della nostra identità: il cimitero si configura come un vero e proprio archivio della comunità da preservare al pari di altri beni storici e culturali.
A nome dell’Istituto del Nastro Azzurro auspico la massima collaborazione delle amministrazioni comunali, garantendo la piena disponibile del nostro ente per tutelare e conservare un patrimonio storico che appartiene a tutti”.