Grave carenza di personale nella Polizia di Stato di Arezzo. A lanciare l’allarme è il COISP, il Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia, che in una nota ufficiale inviata al Ministero dell’Interno denuncia una situazione ormai insostenibile in tutti gli uffici e reparti della provincia.
Secondo il sindacato, mancano oltre cento agenti rispetto alle dotazioni previste dal decreto del Capo della Polizia del 2022. Una situazione che, avvertono i rappresentanti del COISP, “rischia di compromettere la funzionalità degli uffici e la sicurezza dei cittadini”.
La carenza riguarda tutti i ruoli e i reparti: dalla Questura ai Commissariati di Montevarchi e Sansepolcro, fino alla Polizia Stradale, Ferroviaria e alla Sezione per la Sicurezza Cibernetica.
I ruoli più colpiti sono quelli degli ispettori, dei sovrintendenti e dei funzionari, con organici dimezzati rispetto al necessario.
In alcuni casi, dirigenti e ufficiali si trovano a gestire due o tre uffici contemporaneamente, mentre settori chiave come la Squadra Volanti sono privi di una guida stabile.
I numeri parlano chiaro: su una dotazione teorica di 434 unità, in provincia di Arezzo ne risultano in servizio solo 327, con 107 poliziotti in meno.
I ruoli intermedi, fondamentali per l’organizzazione e la gestione operativa, contano 117 operatori a fronte dei 207 previsti. Nei prossimi tre anni, inoltre, sono previsti 29 pensionamenti, che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.
Particolarmente drammatica la condizione della Polizia Stradale, dove la Sezione di Arezzo non riesce più a garantire pattuglie esterne e la Sottosezione di Battifolle fatica a coprire i turni minimi.
Anche la Polizia Ferroviaria e la Sezione Cibernetica lavorano con organici ridotti della metà, con inevitabili ripercussioni sull’attività di controllo e prevenzione.
Per il COISP, la situazione è “di estrema urgenza”. Il sindacato chiede al Dipartimento della Pubblica Sicurezza di intervenire immediatamente, già nella prossima mobilità di gennaio-febbraio 2026, con nuove assegnazioni di personale in tutti i ruoli e una revisione complessiva delle dotazioni organiche, tenendo conto delle reali esigenze di un territorio complesso come quello aretino, caratterizzato da un importante distretto industriale, una rete viaria strategica e una forte presenza produttiva.
Il COISP annuncia inoltre che, in assenza di risposte concrete, sarà pronto a coinvolgere istituzioni e cittadinanza e a valutare forme di mobilitazione pubblica “a tutela della dignità dei poliziotti e del diritto dei cittadini alla sicurezza”.
“Se non si interviene subito – si legge nella nota – la Polizia di Stato rischia di non poter più garantire i propri compiti essenziali di tutela dell’ordine e della legalità in provincia di Arezzo”.

