Visite e consulenze mediche gratuite in occasione della Giornata Mondiale del Cuore che si celebra il 29 settembre negli ospedali San Donato di Arezzo, Misericordia di Grosseto e Campostaggia di Poggibonsi, che aderiscono alle iniziative promosse, per il quinto anno consecutivo, dalla Fondazione Onda ETS.
Una Open Week, dal 26 settembre al 2 ottobre, dedicato alle malattie cardiovascolari con l’obiettivo di promuoverne l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari, carotidee e venose.
Ad Arezzo il 27 settembre alle 9 alle 12,40 i professionisti della Chirurgia Vascolare dell’Ospedale S. Donato, diretta dal dottor Giorgio Ventoruzzo, saranno a disposizione per effettuare esami ecocolordoppler dell’aorta addominale gratuiti per lo screening degli aneurismi dell’aorta addominale.
L’iniziativa è rivolta sia a donne che a uomini con età maggiore di 65 anni.
Il 30 settembre, invece, verranno offerte delle visite cardiologiche per valutazione del rischio cardiovascolare alle donne in perimenopausa, fra i 45 e i 55 anni, dai professionisti della Cardiologia, diretta dalla dr.ssa Sabini, cui si aggiungeranno le consulenze con fisioterapista, dietista ed educatore professionale.
Prima delle valutazioni, dalle 8,30 alle 9,30 si terrà un incontro informativo nella sala riunioni 2 dell’ospedale San Donato aperto a chiunque fosse interessato. Sarà possibile prenotare fino a esaurimento delle disponibilità in programma.
«L’aneurisma aortico addominale è una patologia poco conosciuta che colpisce prevalentemente gli uomini con più di 65 anni ma interessa anche le donne – spiega il dottor Giorgio Ventoruzzo primario di Chirurgia vascolare dell’ospedale San Donato -.
I principali fattori di rischio, oltre a genere ed età, sono familiarità, ipertensione arteriosa e fumo.
È una patologia tipicamente asintomatica che può essere diagnosticata con un esame ecografico specifico.
In Italia, ogni anno vengono diagnosticati oltre 27.000 nuovi casi e 6000 sono i decessi dovuti alla rottura dell’aorta con conseguente emorragia interna, di cui i due terzi prima dell’arrivo in ospedale.
La corretta informazione, la diagnosi precoce e la consapevolezza di avere una malattia potenzialmente mortale, che può essere trattata nel nostro ospedale grazie alle tecniche più moderne, sono le strategie più efficaci per contrastarla.
L’indicazione all’intervento chirurgico non è la stessa per tutti ma è scelta in base alle condizioni della persona, della forma ed estensione della malattia e concordata con il paziente che deve essere a conoscenza dei pro e dei contro delle varie tecniche operatorie».
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte a livello mondiale. In Italia sono responsabili del 35,8% di tutti i decessi:
il 38,8% nelle donne e il 32,5% negli uomini. Nelle donne, grazie alla protezione ormonale degli estrogeni, queste patologie si manifestano in media con un ritardo di circa dieci anni rispetto agli uomini.
Dopo la menopausa, tuttavia, il rischio aumenta in maniera significativa e può superare quello maschile.
Diventa quindi fondamentale puntare sulla prevenzione primaria, che passa attraverso stili di vita sani e controlli mirati, soprattutto per chi presenta fattori di rischio come familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione, colesterolo elevato, diabete, sedentarietà, sovrappeso, obesità e stress.
«Abbiamo deciso di ripetere l’esperienza avviata lo scorso aprile, quando per la prima volta abbiamo promosso una valutazione congiunta con la UOP di Riabilitazione Funzionale del dottor Emiliano Ceccherini – spiega la dottoressa Alessandra Sabini, Direttrice della UOC di Cardiologia dell’Ospedale San Donato –.
La menopausa, che generalmente si presenta tra i 45 e i 55 anni, è un momento chiave:
in questa fase diventa fondamentale sottoporsi a controlli regolari per monitorare glicemia, colesterolo e pressione arteriosa, smettere di fumare e mantenere un peso adeguato. Attraverso corretti stili di vita è possibile ridurre in modo significativo il rischio cardiovascolare.
La sinergia tra la Cardiologia e il Dipartimento delle Professioni tecnico-sanitarie della riabilitazione e prevenzione nasce proprio con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e offrire strumenti concreti per la tutela della salute».
«Dopo la valutazione del cardiologo – aggiunge la dr.ssa Daniela Cardelli Direttrice del Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie – le pazienti fumatrici e in sovrappeso vengono indirizzate alla dietista, per analizzare le abitudini alimentari e fornire indicazioni per uno stile alimentare corretto, all’educatore professionale per aiutare a disincentivare il fumo ed il consumo eccessivo di alcol, e al fisioterapista che al termine della valutazione funzionale fornisce informazioni sull’importanza dell’Attività fisica adattata (AFA) proponendo un programma di esercizi specifici da effettuare nei corsi promossi dalla Asl Toscana Sud Est».
Indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it