Papa Leone XIV invita a digiuno e preghiera per la pace il 22 agosto

La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro aderisce all’invito di papa Leone XIV.

Venerdì sera, alle 21, momento di preghiera a San Michele (Arezzo, corso Italia) 

Al termine dell’udienza generale di ieri, 20 agosto, papa Leone XIV ha invitato «tutti i fedeli a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti in corso».

La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, in comunione con tutte le diocesi italiane, aderisce all’invito del Papa, chiedendo alle comunità ecclesiali di invocare il dono della riconciliazione per il mondo che, come ha sottolineato il Pontefice, «continua ad essere ferito da guerre in Terra Santa, in Ucraina, e in molte altre regioni».

«Continuiamo a fare nostro il pressante appello del Papa, che dal giorno della sua elezione, l’8 maggio scorso, invoca senza sosta il dono di una “pace disarmata e disarmante” e sprona tutte le Chiese a pregare e ad adoperarsi, a ogni livello, per favorire occasioni e iniziative di riconciliazione», ha dichiarato il vescovo Andrea Migliavacca.

«Invito i sacerdoti, le comunità religiose, le comunità parrocchiali, le associazioni e i movimenti cattolici ad aderire alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace, anche con iniziative comunitarie», ha proseguito il Vescovo, che ha anche promosso un momento di preghiera diocesano, previsto per venerdì 22 agosto alle ore 21 nella chiesa di San Michele, ad Arezzo, lungo Corso Italia.

«Sosteremo in preghiera nella chiesa di San Michele, dinanzi all’immagine della beata vergine Maria, Regina della Pace: un’opera particolarmente significativa, perché fu dipinta da Aldo Dragoni proprio all’inizio della seconda guerra mondiale», ha detto il Vescovo, che ha concluso ricordando le parole pronunciate da Pio XII nel 1939:

«Oggi, come allora, vogliamo ripetere al mondo che “Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra”».

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