Ed è qui che dobbiamo fermarci e porci una domanda fondamentale: siamo sicuri che la soluzione sia sempre allargare, aumentare, costruire nuove corsie? O forse dovremmo iniziare a pensare in modo diverso?
La vera sfida non è aumentare il traffico, ma ridurlo. Non serve solo più asfalto: serve un cambio di paradigma. Serve una mobilità nuova, che sappia spostare le persone e le merci dalla gomma al ferro. Le strade devono essere liberate, certo, ma per farlo serve un’alternativa concreta, accessibile, efficiente. E questa alternativa esiste: si chiama ferrovia.
Investire nel trasporto ferroviario non è solo una scelta infrastrutturale, è una scelta sociale, ambientale e di civiltà. Significa prevenire incidenti, ridurre l’inquinamento, abbattere le emissioni di CO₂, snellire il traffico e migliorare la qualità della vita. Significa offrire un sistema di mobilità sicuro, sostenibile e moderno.
Il dolore per le vite perse ci deve spingere ad agire.