Anche Pratovecchio Stia sarà protagonista della sesta edizione di Una Boccata d’Arte, progetto nazionale di arte contemporanea diffusa, ideato da Fondazione Elpis, che ogni anno porta la creatività di 20 artisti in 20 borghi italiani, uno per ogni regione.
Per la Toscana quest’anno è stato scelto Pratovecchio Stia, sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con un progetto artistico firmato da Stella Rochetich e curato da Gabriele Tosi dal titolo “gli alberi non vagano”.
L’opera si ispira a una presenza silenziosa dei boschi casentinesi:
l’osmoderma eremita, insetto raro che vive nel legno in decomposizione, nei tronchi cavi degli alberi.
La sua esistenza, invisibile per la maggior parte dell’anno, si rivela solo durante il periodo estivo, quando emette un feromone intenso per attrarre e farsi trovare.
Una Boccata d’Arte coincide con il suo periodo di emersione e accoppiamento: in questa stagione di fertilità e contatto – quando la manifestazione entra nel suo ciclo vitale – anche il borgo sembra essere “in amore”, in uno stato di apertura e attrazione.
L’artista immagina una scultura – diffusore di profumo, modellata in ceramica, che sarà collocata nella fontana della centrale piazza Landino.
Un’opera non altera la fontana, ma la abita con discrezione, come l’insetto nel tronco cavo.
Chi si avvicina potrà prelevare l’odore usando bastoncini in legno locale, da portare con sé. Il profumo è dolce: a qualcuno ricorda la pesca.
Ogni bastoncino contiene una traccia di bosco:
pochi grammi che mostrano come anche il legno lasciato in vita, lì dove cresce, possa generare valore. Non più materia da esportare, ma presenza viva che sostiene un’altra idea di economia e paesaggio.
Un intervento che mette in dialogo arte, paesaggio e comunità e nasce dall’ascolto di artigiani, religiose, amministratori locali, imprenditrici e organizzatrici culturali.
Al centro, la necessità di ripensare il rapporto con la foresta e riscriverne l’immaginario, traducendo in forma sensibile il legame profondo che la comunità intrattiene con il bosco. Qui cultura materiale e spirituale convivono:
il legno e la preghiera, la cura e il lavoro. La collocazione della fontana mette in relazione simbolica i conventi, la chiesa e la sede del Parco.
Il progetto si completa con un public program sviluppato con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
inaugurazione sabato 28 giugno (ore 18:00) in piazza Jacopo Landino – Pratovecchio
Una Boccata d’Arte| Pratovecchio Stia
Dal 28 giugno al 28 settembre 2025
piazza Jacopo Landino-Pratovecchio
Stella Rochetich
gli alberi non vagano
a cura di Gabriele Tosi
Fondazione Elpis
in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e Threes
con il patrocinio di Regione Toscana e Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Stella Rochetich
Stella Rochetich (Roma, 1997) concentra la sua ricerca sul senso dell’olfatto, inteso come filo invisibile che tesse nuovi immaginari, dove memoria, identità, relazione e archivio si intrecciano.
Lavorare con il profumo diventa un modo per ridefinire la gerarchia dei sensi nel campo artistico.
Una Boccata d’Arte
Una Boccata d’Arte è il progetto d’arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis.
Si tratta dell’unica iniziativa in Italia che opera su tutto il territorio nazionale offrendo un itinerario culturale che attraversa il Paese da Nord a Sud, da Est a Ovest attraverso i linguaggi dell’arte del nostro tempo.
Il formato si basa sul coinvolgimento, ogni anno, di 20 artisti, italiani e internazionali, invitati a intervenire in 20 piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti, uno per ciascuna delle 20 regioni italiane. Gli artisti selezionati provengono da Paesi, culture ed esperienze linguistiche sempre differenti, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e alla capacità di proporre progetti pensati per coinvolgere le comunità locali in maniera inclusiva e partecipativa, generando insieme nuovi immaginari.
L’invito prevede sempre un periodo di residenza sul territorio per la progettazione di interventi site-specific che sono quindi frutto di un percorso di esplorazione delle tradizioni vernacolari e di ascolto dei saperi artigianali e delle energie preesistenti.