Fumare? Meglio non iniziare
Ad illustrare i vantaggi saranno i medici dell’ospedale di Arezzo venerdì sera al Giardino dell’incontro e delle idee organizzato da Liceo Artistico e Calcit
“Fumare? Meglio non iniziare”. Se ne parlerà venerdì sera alle ore 21 presso il Giardino dell’incontro e delle idee del Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo insieme ai medici dell’ospedale San Donato che illustreranno i vantaggi derivanti da una vita senza tabacco.
Una serata dedicata alla prevenzione che vede la regia del Calcit Arezzo e del suo presidente giancarlo Sassoli.
A spiegare gli svantaggi del fumo saranno il dr. Carlo Milandri, direttore Uoc Oncologia medica, il dr.Raffaele Scala direttore Uoc Pneumologia e UTIP, dr. Giovanni Angiolucci direttore Uoc Diagnostica senologica, dr. Marco Rossi direttore Uoc. Gastroenterologia e endoscopia digestiva, dr. Marco Becattini responsabile Area dipartimentale Dipendenze e ludopatie Asl Tse, il dr. Pier Guido Ciabatti direttore area dipartimentale Otorinolaringoiatria.
«Non iniziare a fumare significa dare agli adolescenti una maggiore aspettativa di vita, non avere dipendenza da nicotina, ridurre il rischio di malattie respiratorie croniche e di altre che interessano ogni organo del corpo – dice *Giancarlo Sassoli presidente Calcit Arezzo* -.
Una vita libera dal fumo, sia da tabacco che da dispositivi elettronici, migliora la salute e la vita degli adolescenti. È per questo che rivolgo il mio invito, sia ai giovani che agli adulti, a partecipare all’iniziativa».
«Il fumo è al primo posto tra le cause delle malattie respiratorie – spiega il *dr. Raffaele Scala Direttore UOC Pneumologia e Utip* -.
I polmoni sono dei “filtri” che intercettano tutte le sostanze nocive inalanti che respiriamo e che sono responsabili di aprire la strada a tumori, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva, polmoniti, malattie interstiziali del polmone, malattie della pleura e molte altre.
I numeri nella nostra provincia parlano da soli:
sono più di 20 mila le persone affette da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), oltre 10 mila quelle che combattono per problemi di asma; 300 gli aretini che lottano ogni anno contro un tumore maligno dell’apparato respiratorio mentre circa 100 aretini sviluppano una malattia interstiziale del polmone.
Più di 700 pazienti nel 2024 sono stati ricoverati per curare un episodio di grave insufficienza respiratoria acuta, un quinto dei quali con ventilazione artificiale.
Infine in ambito domiciliare, più di 1200 aretini possono vivere solo grazie all’ossigenoterapia domiciliare e circa 400 respirare grazie ad un ventilatore meccanico.
Sono tutti casi in cui l’esposizione attiva o pregressa a fumo rappresenta il meccanismo principale di danno polmonare progressivo che richiede cure sempre più avanzate di trattamento e supporto della funzione dell’apparato respiratorio.
Quindi meglio non iniziare a fumare e se si fuma la cosa migliore è smettere».
«Il 70 per cento dei fumatori prova a smettere di fumare da solo ma è anche vero che quasi il 70 per cento di essi vi ricade – puntualizza il *dr. Marco Becattini responsabile Area dipartimentale Dipendenze e ludopatia Asl Tse* – perché senza l’aiuto di altre persone non ci sono grandi margini di riuscita e farlo attraverso i servizi offerti dalla Asl è decisamente più efficace come dimostrano i dati:
il 60% dei partecipanti ai nostri corsi smette di fumare immediatamente dopo il corso e oltre il 30% non ha ricadute ad un anno di distanza.
In Asl mettiamo a disposizione percorsi di cura e la valutazione di ogni singolo caso viene fatta dal personale Ser.D che, insieme alla persona, individuerà la proposta più adeguata, sia di tipo farmacologico che psico-educativo, da svolgere in gruppo o singolarmente con l’obiettivo di aiutare a gestire il desiderio di fumare.
Inoltre la terapia prevede anche l’impiego di sostitutivi nicotinici per evitare eventuali forme di astinenza da nicotina: un servizio disponibile al Ser.D di Arezzo e in tutti i Ser.D della Asl Toscana sud est».
Ufficio Stampa Azienda Usl Toscana Sud Est