Marcia per la Pace in Terra Santa a San Giovanni Valdarno

Tante persone in corteo a San Giovanni Valdarno per chiedere la fine del conflitto in Medio Oriente. Un messaggio corale di pace, solidarietร  e giustizia partito dal cuore del Valdarno aretino.

Un fiume colorato di bandiere della pace ha attraversato le strade di San Giovanni Valdarno nel pomeriggio di oggi, martedรฌ 3 giugno, per la โ€œMarcia per la Pace in Terra Santa.

Due Popoli โ€“ Due Statiโ€, promossa dalla Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino.

Una manifestazione partecipata e intensa, nata dalla volontร  condivisa dei Comuni del territorio di lanciare un messaggio forte e unanime contro la guerra, per il dialogo, la coesistenza e il rispetto dei diritti umani.

Punto di ritrovo piazza Casprini, davanti agli istituti scolastici superiori della cittร , scelta simbolicamente per affidare ai giovani il testimone della costruzione della pace.

Alle 18 รจ partito il corteo che, dopo aver attraversato via Bolzano, via Peruzzi e Corso Italia, รจ giunto in piazza Cavour dove, proprio davanti a Palazzo dโ€™Arnolfo, edificio simbolo della cittร  del Marzocco, era stato allestito il palco.

A guidare la marcia il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi con, alle spalle, il gonfalone del Comune insieme al consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli.

A seguire Elena Spadaccio per la Provincia di Arezzo, il sindaco di Cavriglia Leonardo Deglโ€™Innocenti o Sanni, il sindaco di Bucine Paolo Nannini, lโ€™assessore di Montevarchi Lorenzo Allegrucci, il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, il vice sindaco di Castelfranco Piandiscรฒ Claudio Calcinai, il sindaco del comune di Laterina Pergine Valdarno Jacopo Tassini e il sindaco del comune di Loro Ciuffenna Andrea Rossi.

Tutti in veste istituzionale con la fascia tricolore, accompagnati dai rispettivi gonfaloni. Hanno partecipato con convinzione anche gli studenti e le studentesse dei Licei Giovanni da San Giovanni, dellโ€™Isis Valdarno, dellโ€™istituto comprensivo Marconi, dellโ€™istituto comprensivo Masaccio, della scuola Suore agostiniane, dellโ€™Iis Varchi e dellโ€™Isis Vasari.

Non hanno fatto mancare la loro presenza e il loro supporto le associazioni del territorio  – Libera Valdarno, Coordinamento per la pace, Legambiente, Scout Sgv, Oratorio Don Bosco, Circolo Laudato sรฌ –  i sindacati Cgil Cisl e Uil e i sindacati pensionati di Cgil Cisl e Uil, lโ€™Anpi, la sezione soci Coop, la Consulta Pari opportunitร  e la consulta Giovani del comune di San Giovanni Valdarno.

โ€œPrendo la parola io, sindaco del Comune di San Giovanni Valdarno โ€“ ha dichiarato dal palco Valentina Vadi, presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino โ€“ a nome di tutti gli otto Comuni del Valdarno aretino per dire, con una sola voce, in maniera ferma, โ€˜noโ€™ a questa guerra di oppressione, โ€˜noโ€™ alle bombe che distruggono paesi e cittร , โ€˜noโ€™ alla morte tragica e violenta della popolazione civile, inerme ed indifesa, uomini, donne e soprattutto bambini, sia di parte palestinese che di parte israeliana, โ€˜noโ€™ alle atrocitร  che si consumano da mesi nella striscia di Gaza nel silenzio assordante della Comunitร  internazionale. Noi, tutti insieme, diciamo โ€˜bastaโ€™. Stiamo vivendo mesi e settimane di grande sconcerto, di dolore e di paura.

Il conflitto che sta insanguinando di nuovo la Terra Santa da due anni e che ha nella cittร  di Gaza, ormai da mesi, il suo centro drammatico sta conoscendo esiti mai visti prima per inaudita crudeltร  ed efferatezza bestiale.

Una cittร  bombardata quotidianamente dallโ€™esercito israeliano, distrutta, affamata, in cui a fare le spese รจ, prima di tutto, la popolazione civile, e tra questa, i bambini. Le immagini che vediamo ogni giorno sono una negazione assoluta del principio di umanitร  che รจ alla base della storia e della civiltร  dellโ€™uomo.

Padre Ibrahim Faltas โ€“ vicario della Custodia di Terrasanta โ€“ durante lโ€™iniziativa di venerdรฌ scorso nella Pieve di San Giovanni Battista, ha detto, con la voce rotta dalla emozione:

โ€˜Gaza, oggi, รจ un cimitero a cielo aperto e Betlemme una prigione a cielo aperto. Non ho mai vissuto, in 30 di presenza in Terrasanta, una situazione cosรฌ disumana.

In Terra Santa dominano solo vendetta, odio, violenza e guerra. I bambini stanno soffrendo moltissimo. Noi aspettiamo un accordoโ€™.

E non cโ€™รจ altra strada allโ€™accordo, alla trattativa, al lavoro delle diplomazie internazionali per un rapido โ€˜cessate il fuocoโ€™, per far smettere le armi e le ritorsioni prepotenti sulla popolazione civile.

In questa prospettiva, anche lโ€™Europa e i singoli stati nazionali europei โ€“ troppo, troppo silenti โ€“ devono riacquisire un ruolo politico proattivo, smettendo anche di rifornire di armi il governo israeliano.

Perchรฉ non รจ coerente essere contro la guerra ed il conflitto in Palestina e continuare a vendere armi al governo di Netanyahu.

Da questa piazza, centro simbolico del Valdarno unito โ€“ un territorio che storicamente รจ pacifico e solidale โ€“ noi vogliamo dire โ€˜basta!โ€™ “, ha concluso il sindaco Valentina Vadi.

Sul palco sono poi saliti Lorenzo Rampi, studente dei Licei Giovanni da San Giovanni e rappresentante della Consulta studenti provinciale e regionale, Samira Borgogni, rappresentante degli studenti dellโ€™Isis Valdarno di San Giovanni Valdarno, Giulio Benvenuti vice presidente comitato studentesco Iis Varchi, Maria Bernardoni rappresentante dellโ€™Iis Varchi, Alice Vieri, in rappresentanza del Comitato per la Pace del Valdarno e Filippo Pelagatti, medico anestesista, che ha prestato servizio come volontario a Gaza.

Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli.

La manifestazione si รจ aperta con โ€œImagineโ€ di John Lennon e si รจ chiusa con le struggenti note di โ€œRedemption Songโ€ di Bob Marley, inni universali alla pace, alla libertร  e alla speranza.

La Conferenza dei Sindaci del Valdarno Aretino ha lanciato un messaggio chiaro: anche le piccole comunitร  hanno il dovere di farsi portatrici di pace.

Per questo, dalla piazza di San Giovanni Valdarno รจ partito un appello che chiede con forza la fine delle ostilitร , il rispetto dei diritti umani e la costruzione di un futuro condiviso.

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